Campioni in campo, premiati in università
Il rettore dell’Università dell’Insubria ha consegnato un riconoscimento a ognuno dei 39 atleti del Cus che si sono distinti per i loro meriti sportivi

Sono 39 i ragazzi del Centro universitario sportivo (Cus) dell’Insubria che nel 2019 hanno conquistato il podio in occasione dei Campionati nazionali universitari e delle Universiadi.
Un risultato importante per l’ateneo. Per questo motivo, il rettore Angelo Tagliabue ha consegnato mercoledì 4 dicembre un riconoscimento a ogni studente per l’impegno e l’abilità dimostrati di fronte a migliaia di atleti provenienti da altri atenei italiani e internazionali.
Per l’occasione, sono intervenuti anche Eugenio Meschi, presidente del Cus Insubria, e Dino De Simone, assessore allo sport del comune di Varese.
«L’educazione sportiva deve essere la base – così il rettore Angelo Tagliabue si è rivolto ai suoi studenti –. Insegna a fare i sacrifici necessari per ottenere risultati, e questa consapevolezza vi aiuterà tanto nello studio quanto nel resto di tutta la vostra vita».
Tiro con l’arco, basket, canottaggio, atletica, golf e judo, queste sono le discipline praticate dai migliori atleti dell’Insubria.
«Voglio fare i miei complimenti soprattutto ai ragazzi del tiro con l’arco – ha detto Eugenio Meschi, presidente del Cus Insubria – , che alle Universiadi di Napoli hanno affrontato gli atleti della Corea Del Sud, dove si trovano i migliori tiratori al mondo. È stato un successo anche per i giocatori della nostra squadra di basket, che hanno battuto in finale il Cus Milano».
«L’opportunità – ha fatto sapere Giovanni Calabrese, allenatore della squadra di canottaggio – di praticare sport all’interno di un’organizzazione universitaria come il Cus è importante per il futuro dei ragazzi. Lo sport professionistico in Italia è ancora appannaggio delle forze militari, ma questo spesso ostacola l’atleta nel seguire con successo un percorso di studi, e rischiare quindi di veder sfumare un buon futuro professionale».
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