In manette il geometra del Comune di Mornago, riforniva la cosca di armi
Michele Romeo era a capo del settore Lavori Pubblici del piccolo centro del basso Verbano da molti anni. Il sindaco Tamborini: "Mai sospettato di nulla"
Il sindaco di Mornago, Davide Tamborini, è basito: «Apprendiamo dal giornale che il responsabile del settore lavori pubblici è stato arrestato. Nessuno ci ha comunicato nulla. Lavora in comune da più di 15 anni. Queste persone non hanno mai fatto lavori qui».
Michele Romeo, 44 anni, calabrese residente a Castelletto Ticino è stato arrestato con l’accusa di essere l’armiere della locale di ‘ndrangheta che opera a Sant’Eufemia di Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, considerata dipendente della cosca degli Alvaro.
Romeo è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell‘operazione Eyfhemos che ha portato all’arresto di 65 persone in Calabria e in diverse zone d’Italia. Per gli inquirenti era legato a doppio filo a Domenico Laurendi, anche per il tramite del cognato di Giuseppe Speranza, uomo di fiducia del boss.
Il suo compito all’interno della locale a cui sarebbe affiliato, era quello di recuperare armi in Piemonte e in Lombardia da mandare in Calabria. Per lui le accuse sono pesanti: associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale e porto di armi in luogo pubblico. Nell’inchiesta è stato anche ricostruito un incontro con il boss Laurendi proprio a Mornago.
Non procurò armi alla ‘ndrangheta. Il geometra del comune di Mornago assolto anche in appello
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