La civica: “Questo non è un 25Aprile come gli altri”
Il testo della minoranza nel consiglio comunale di Casciago in occasione della celebrazione dell'anniversario della Liberazione
Il testo della lista civica (La civica), espressione di minoranza nel consiglio comunale di Casciago, in occasione della celebrazione del 25Aprile, anniversario della Liberazione.
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Questo non è un 25 aprile come gli altri. Ognuno lo sta passando nelle mura di casa sua, magari guardando la televisione, ascoltando la radio, davanti al monitor di un computer, a ricordare fatti e storie di famiglia che hanno riscattato il nome e che sono diventate parte della grande memoria collettiva che ha trasformato il nostro popolo. Stiamo seguendo, in quasi tutti i Comuni della nostra provincia, di qualunque colore politico siano i Sindaci, le varie cerimonie di questo 25 Aprile 2020. Commemorazioni ridotte nella partecipazione, ma comunque significative. Ogni Sindaco quando porta la fascia tricolore rappresenta tutta la cittadinanza, i suoi elettori e quelli che non lo hanno votato, i cattolici e i laici, gli italiani e gli stranieri. Rappresenta l’intera sua comunità. L’immagine dei primi cittadini da soli o al massimo accompagnati da un sacerdote, che appoggiano la corona al monumento dei caduti è un immagine di una forza enorme. Come lo è quella del Presidente Mattarella che sale da solo gli scalini dell’Altare della Patria. Oggi è la Festa della Liberazione dal nazifascismo, oggi le Comunità Civili non ricordano altro ma, richiamando alla mente proprio le parole pronunciate lo scorso anno dal Presidente della Repubblica, oggi tutti abbiamo il dovere morale e civile della memoria di “celebrare il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni.” Duole, quindi, che il nostro Comune si sia sottratto a questo dovere civico. Duole ancora di più leggere il messaggio postato sul canale Facebook.
Fino al 25 aprile 1945 quelli che oggi chiamiamo vinti avevano il controllo del territorio e dell’apparato statale, oltre all’appoggio dei nazisti, i vincitori dormivano all’addiaccio e lottavano per sopravvivere. Tutti i Sindaci giurano sulla Costituzione che è nata dalla lotta al Nazifascismo, che è intrisa dai valori delle Resistenza, come ricorda Calamandrei “Quanto sangue e quanto dolore per arrivare a questa costituzione! Dietro a ogni articolo di questa costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. …… Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.”
Buon 25 aprile
Viva l’Italia nata dalla Resistenza. La civica
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