La Varese dei negozi è pronta a ripartire: “Ormai ci siamo”

parlano Marco Parravicini, fiduciario ascom di Varese, e Alessio Sperati vicepresidente di Confesercenti Varese: come stanno preparando la riapertura dei loro negozi, cosa dicono i colleghi

I volti dei negozi storici del centro

«A questo punto, a meno che non emergano dati clamorosi, ci aspettiamo di riaprire lunedì. Ormai ci siamo» A parlare è Marco Parravicini, fiduciario Ascom di Varese e Gioieliere nel negozio di famiglia.

«Anche perchè è difficile pensare di aspettare ancora: a un certo punto bisogna mettersi nell’ottica di conviverci, con il virus. Sennò l’alternativa è stare in casa ad aspettare il vaccino».

Come si preparano a convivere con il virus i commercianti? Lavorandoci su, magari insieme: «Noi abbiamo una chat del consiglio di zona che in questo periodo ci ha unito molto e ci ha permesso di rimanere in contatto quotidianamente» sottolinea Parravicini. una chat dove non c’è una domanda più ricorrrente di altri perchè: «Il problema è che non ce n’è una sola. È tutto un dubbio: ogni argomento che si tocca non è chiaro»

LE REGOLE PER LE MASCHERINE IN GIOIELLERIA: ABBASSARLA PER FARSI RICONOSCERE, POI ENTRARE

Cosa ha fatto la gioielleria Parravicini per riaprire? «Innanzitutto, abbiamo messo all’ingresso un cartello realizzato da Federpreziosi: perchè le istruzioni per entrare nei nostri negozi sono ieggermente diverse da quelle che si mettono in atto rispetto ad altri».

I gioiellieri hanno infatti sei norme, alla prima delle quali di solito non si pensa: davanti all’ingresso, è necessario abbassare la mascherina. Solo per il tempo di essere riconoscibili: ma anche questo gesto significa coltivare la sicurezza, soprattutto rispetto ai malintenzionati. Le altre sono del tutto simili agli altri: lavarsi col gel, entrare uno alla volta, rispettare la distanza, chiedere collaborazione al personale per vedere gli oggetti.

«Noi abbiamo messo la torretta con il gel all’entrata e abbiamo gel su ogni bancone e alla cassa. Abbiamo predisposto un percorso che va dall’entrata all’uscita, e i nostri tre operatori, tutti con mascherina, serviranno ognuno su un bancone diverso. Oltre alla mascherina gli operatori avranno le visiere: abbiamo preferito queste alla soluzione con il banco di plexiglass perchè ci dà più libertà nel prendere e illustrare gli oggetti. Certo che per recuperare tutto ci abbiamo impiegato un mese e mezzo, radunare tutto è stata una impresa». 

Personaggi generiche
Marco Parravicini nel suo negozio

PARRAVICINI: “QUEST’EMERGENZA PUO’ ESSERE UNA GRANDISSIMA OCCASIONE”

Detto questo, però: «Mi sento di lanciare un messaggio: secondo me questa emergenza è una grandissima occasione. Fino a tre mesi fa eravamo in una situazione stagnante, dove l’idea di cambiare radicalmente qualcosa era un’illusione. Ora siamo di fronte ad un cambiamento epocale in tutti i sensi. Con tutte le incertezze del caso, ovviamente, ma io penso che l’eredità positiva di questa emergenza sarà quella di creare nuovi servizi e nuove abitudini di shopping che la gente sicuramente non perderà e che anche i commercianti stanno cominciando a cogliere. Io per esempio ho organizzato un servizio di prenotazione whatsapp, per saltare le code».

SPERATI: “RIAPRIREMO ZOPPI”

«Il 18 la nostra categoria riaprirà un po’ zoppa, pensavamo di poter ripartire più ottimisti – commenta il vicepresidente di Confesercenti Alessio Sperati, che gestisce un negozio di abbigliamento sportivo e una gelateria in via Donizzetti – Siamo però consapevoli che Lombardia e Piemonte hanno un problema in più e che per ricominciare una vita normale c’è bisogno di tutti».

La sua riapertura è già rodata: «Noi abbiamo una gelateria siamo già ripartiti da settimana scorsa, siamo quindi già “allenati” a sanificazioni, gel e attenzioni varie e anche il locale di abbigliamento è già pronto con le colonnine di gel, i cartelli per terra, la sanificazione. Secondo me poi sarà opportuno anche andare oltre alla banale conta dei metri quadri: io per esempio ne ho 150, ma nel nostro negozio ci sono anche alcune strettoie: cosi ci limiteremo comunque a fare entrare due o tre persone alla volta. Si va con il buon senso, perchè un protocollo preciso ancora manca». 

Personaggi generiche
Alessio Sperati nel suo negozio

“SENZA LE AUTOCERTIFICAZIONI, PIU’ FIDUCIA NEL MUOVERSI”

Quello su cui si conta maggiormente è il buon senso, e la responsabilità di tutti: «Varese sta facendo un buon lavoro:  il comune è presente e si stanno muovendo bene, c’è collaborazione e questo è positivo. Quello che temevamo era di diventare il capro espiatorio di tutti, essere puniti per quello che fanno i nostri clienti per esempio: ma chi prova ad andare in un negozio senza guanto o mascherina semplicemente non deve entrare, e il multato dev’essere lui. Da lunedì ci si potrà muovere senza autocertificazioni, e questo sono certo porterà più fiducia e più movimento in giro. Il vero banco di prova sarà dal 25 maggio al primo di giugno. Li tutti si sentiranno piu liberi, li ci sarà bisogno di collaborazione e controlli».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 15 Maggio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.