Ristorni anticipati, per Luino “una boccata di ossigeno“

Luino riceverà circa 100 mila euro in più che tradotto vorrà dire avere in cassa 30 mila euro per affrontare le spese correnti

Avarie

«Non è proprio un respiro a pieni polmoni, ma certamente una boccata d’ossigeno. Bene».

L’assessore al bilancio Dario Sgarbi usa una metafora efficace per commentare l’arrivo in anticipo di alcuni mesi (di solito la data è alle soglie dell’autunno) dei ristorni frontalieri che sono stati accreditati nelle case di molti comuni che hanno fra i residenti lavoratori frontalieri e negli enti di secondo livello come le comunità montane.

Luino ha ricevuto 2.663.000 euro, circa 100 mila euro in più rispetto all’anno scorso. «Avevamo messo a bilancio come previsione di entrata 2 milioni e 570 mila sulla base di quanto arrivato nel 2019. L’incremento rappresenta una buona notizia; tuttavia andrà speso seguendo i criteri imposti dalla normativa attuale che prevede il 70% di impiego come spese in conto capitale (gli investimenti) e il restante 30% in spesa corrente».

Tradotto: solo 29 mila euro serviranno per il pronto impiego, che per un’amministrazione si traduce nelle manutenzioni o in spese come le dotazioni a disposizione dei servizi comunali, apparati, divise, beni strumentali. «Ma in un momento come questo rappresentano davvero un qualcosa in più per fronteggiare l’emergenza coronavirus».

Sgarbi già nell’ultimo consiglio comunale aveva specificato i due elementi che contraddistinguono questo momento sotto il pano dei conti pubblici, vale a dire la necessità di contrastare un’emergenza immediata, e il farlo con regole fortemente mutevoli e la cui variabilità dipende proprio dalle decisioni del Governo. Un fatto che impone anche agli enti un cambio di passo.

«Non appena la situazione sarà normalizzata faremo una precisa ricognizione di entrate e uscite e dobbiamo verificare la variazione a bocce ferme».

Poi la questione dei conti. «Sicuramente entro l’autunno, ma probabilmente già prima dell’estate occorrerà una nuova variazione di bilancio e in questo periodo siamo in costante attesa dei nuovi provvedimenti esplicativi come per il caso della “tosap“ (“tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche”) che il Governo ha sospeso e che rimborserà in autunno ai comuni».

C’è poi la questione della “tari“, la tassa sui rifiuti su cui a margine dell’ultimo consiglio comunale Sgarbi aveva fatto sapere di voler ragionare sull’emissione delle cartelle a settembre o ad ottobre: «Lo faremo non solo per commercianti e aziende ma anche per le famiglie».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2020
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