La (ex) stazione dei tram di Ghirla fra i luoghi del cuore del FAI
Un tempo snodo centrale dello storico tram che congiungeva Varese ai laghi, la struttura liberty ha un'occasione per farsi riscoprire

La classifica dei luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano è uno strumento per fare conoscere e promuovere la tutela di ” luoghi unici che rappresentano una parte importante della nostra vita e che vorremmo fossero protetti per sempre.”
Per la storica stazione del Tram della Valganna potrebbe essere un’opportunità per farsi adottare da una comunità che sembra averla un po’ dimenticata. Oggi è lo snodo delle autolinee che servono i piccoli paesi della Valganna e del Luinese ma un tempo, fino a metà del secolo scorso, era fra le mete turistiche più gettonate per i milanesi che da Varese in tram vi arrivano per trascorrere le vacanze sul laghetto di Ghirla.
Si legge infatti su sul sito del FAI: “Agli inizi del Novecento, la città di Varese e il suo territorio si apprestavano a diventare una fra le mete turistiche più in voga dell’epoca. La Valganna non rimase inerte alle potenzialità turistiche che il proprio territorio poteva offrire alla nascente borghesia meneghina: il tanto desiderato refrigerio dal caldo estivo e incantevoli paesaggi lacustri e montani. Il “cavallino bianco”, che, attraversando la Valganna e la Valtravaglia, procedeva fino a Luino, sul Lago Maggiore, divenne un elemento fondamentale per lo sviluppo turistico della zona, di cui Ghirla e il suo bel lago erano una delle mete più apprezzate.” Difficile immaginare oggi le sue aiuole fiorite e ben curate dai responsabili della stazione che facevano a gara con le altre fermate a chi aveva quelle più colorate
Le belle pensiline in ferro e stile liberty sono opera del celebre architetto Sommaruga, che a Varese ha realizzato il Palace Hotel e il Grand Hotel Campo dei Fiori, e la cui firma stilistica si ritrova anche nei dettagli della villa e della fabbrica della Poretti nel comune di Induno Olona, e ad oggi iniziano a cedere sotto i segni del tempo e dell’incuria.
L’invito è perciò quello ad andare sul sito del FAI e qui votare per la piccola stazione come luogo del cuore in modo che, come precisa Paolo Ricciardi curatore e ideatore del sito Valganna.info, “Questo potrebbe portare ad un interesse maggiore da parte del FAI e magari in futuro avere la possibilità di riportare la “nostra” bella stazione agli antichi splendori, ci vuole proprio poco, non c’è bisogno di registrarsi se si passa tramite Facebook, più voti avrà più possibilità ci saranno per portare avanti un eventuale progetto futuro.”
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