Pregiudicati senza reddito con immobili in Spagna e Marocco

Operazione della Guardia di Finanza: indagate a piede libero nove persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di riciclaggio e trasferimento fraudolento di denaro

Guardia di Finanza Varese

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Varese della Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo “per sproporzione” di beni e disponibilità finanziarie del valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
L’attività d’indagine, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, Sostituto Procuratore Paolo Storari, ha riguardato due pregiudicati, condannati, nel recente passato, per reati fallimentari e tributari che, pur non avendo dichiarato negli ultimi anni redditi ai fini delle imposte, hanno investito gli ingenti profitti illecitamente accumulati.

Gli accertamenti eseguiti hanno fatto luce su numerose operazioni di trasferimento di denaro in territorio elvetico e sulle conseguenti operazioni di reimpiego di tali capitali. In tale contesto si è rivelata centrale la figura di un avvocato – di nazionalità italiana ma residente in Svizzera – che ha messo a disposizione degli indagati alcune società costituite in territorio elvetico nelle quali sono confluite le disponibilità finanziarie derivanti dai reati commessi in Italia.
Dalle indagini è stato ricostruito l’acquisto, effettuato mediante l’interposizione di una società di diritto elvetico, di un appartamento in un lussuoso residence a Marbella, in Spagna e di due immobili a Desio. I due pregiudicati, su indicazione del professionista, hanno prima fornito disponibilità finanziarie in contanti per oltre 650 mila € ad una fiduciaria elvetica. Le somme, dopo essere transitate su conti correnti di società off shore (con sede principalmente a Dubai), sono poi rientrate “ripulite” in Svizzera attraverso bonifici disposti a favore di una società elvetica costituita dal legale per conto dei due pregiudicati.
Dalle attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale eseguite, è emerso come in una sola operazione i principali soggetti abbiano trasferito dall’Italia verso la Svizzera denaro contante per oltre 700 mila euro. In quella circostanza si sono serviti della collaborazione di uno “spallone”, procurato dal solito professionista, che si è occupato di trasportare in auto l’ingente somma all’interno di un borsone da viaggio; il contante è stato poi depositato su conti correnti elvetici intestati a prestanome vicini all’avvocato.
Fra i beni sequestrati dal Gip del Tribunale di Milano risultano tre appartamenti a Marbella, Tangeri e Desio ed un negozio in Brianza; grazie alla preziosa collaborazione con l’Autorità Giudiziaria elvetica inoltre, su richiesta della Procura meneghina, sono state bloccate disponibilità finanziarie giacenti su conti svizzeri degli indagati per oltre 200 mila euro.
Nel procedimento penale instauratosi risultano indagati a piede libero 9 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Giugno 2020
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