Vetri rotti e danni al campo da calcio, l’appello dell’Usd Cantello Belfortese ai ragazzi
I dirigenti della società sportiva invitano i ragazzi a riflettere su se stessi e sulle proprie responsabilità nei confronti degli altri e di un bene che è di tutta la comunità
«Ciao ragazzi, no, così proprio non ci siamo».
Inizia così un messaggio che la società sportiva Usd Cantello Belfortese ha scritto sulla propria pagina Facebook rivolto ai giovani del paese dopo l’ennesimo episodio di incuria al campo sportivo di Cantello, dove capita spesso che gruppi di ragazzi e ragazzini entrino senza permesso per una partitella notturna abbandonando poi sul campo spazzatura, cicche di sigarette i cocci di vetro di bottiglie rotte.
«Questo non è il modo giusto di vivere un bene tanto prezioso che il Comune di Cantello ha donato a tutto il paese – scrivono i responsabili della società – Un campo che è stato realizzato per tutti noi, per i nostri piccoli, i nostri giovani e pure per i vostri genitori. Per tutto il paese e anche per chi viene da fuori. Un bene che va protetto e trattato con cura».
Il messaggio che i dirigenti della società rivolgono ai giovani del paese non ha il tono di una sgridata, che sarebbe pure legittima, ma è piuttosto un appello a riflettere su se stessi e sulle proprie responsabilità nei confronti degli altri, oltre che di un bene che è di tutta la comunità: «In questi mesi abbiamo sofferto a non poter scendere in campo a fare la cosa che ci piace di più al mondo, giocare a pallone. Avete sofferto voi e abbiamo sofferto noi. E forse è per questo che abbiamo fatto finta di non vedere, di non sorprendervi arrampicati oltre la recinzione. In fondo forse vi capiamo! Ma vi diamo una notizia, vi abbiamo visti eccome…».
«Ora però non possiamo più accettare di vedervi rovinare questo bene tanto prezioso. Non possiamo accettare che non vi rendiate conto che su quel campo si allenano e si alleneranno tanti bambini, che cadranno tante volte con le mani e con le ginocchia e potranno ferirsi con tutti i vetri che avete seminato in giro. Bambini. Vostri fratelli, cuginetti, figli, amici… State mettendo a rischio tutti loro. Questa non è un lotta generazionale. Qui non importa quanti anni abbiate: 15, 20, 30, 40. Se un cancello è chiuso, è chiuso. E come tale non è possibile entrare. Per la legge, oltretutto, non è ancora possibile “fare partitelle” per il motivo che tutti sappiamo».
«Quindi… ragazzi, usiamo la testa – concludono i responsabili dell’Usd Cantello Belfortese – Anche se siamo arrabbiati con il mondo che ci sta togliendo la vita normale per questo maledetto virus. Stiamo anche noi cercando di tornare alla normalità, fatelo anche voi con noi. Per il vostro bene e per il bene di tutti!».
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