I Mastini: “Senza una pista del ghiaccio ci sposteremo a Milano”

Lo storico PalAgorà potrebbe ospitare i gialloneri se non si trovasse una soluzione a Varese. Sopralluogo del sindaco all'Antistadio. Il presidente Torchio: "Confermiamo l'impegno di puntare in alto"

Hockey Varese - Appiano

Era una delle voci più attese e non ha tardato a farsi sentire, quella dei Mastini Varese, la squadra di hockey che nell’ultima stagione ha riportato sugli spalti diverse centinaia di spettatori a ogni match per seguire le vicende giallonere.

Il club del presidente Matteo Torchio è tra quelli più coinvolti dai problemi del palaghiaccio comunale di cui abbiamo parlato in QUESTO articolo di ieri e, avendo già depositato l’iscrizione per la prossima Italian Hockey League (di fatto, il secondo campionato nazionale per importanza) si stanno muovendo per cercare soluzioni alternative nel caso l’impianto di via Albani rimanga indisponibile.

«Siamo disposti a spostarci a Milano per le partite di campionato se Varese non ci darà la possibilità di allenarci e giocare in città» spiega proprio Torchio in un comunicato ufficiale. La pista individuata dai dirigenti Mastini è il Pala Agorà, storico impianto del ghiaccio ambrosiano di via dei Ciclamini. «La direzione intrapresa dalla società è proprio quella di studiare un piano alternativo per partite e allenamenti, a conferma della determinazione di voler svolgere una stagione da protagonisti» conclude il numero uno giallonero che parla di un colloquio avvenuto oggi a Milano per sondare la situazione. Chiaramente una scelta del genere farebbe lievitare i costi per le casse del club che si sta muovendo anche sul fronte sponsor per capire come muoversi.

I Mastini confermano di avere già richiesto da tempo la possibilità di allestire una pista provvisoria in città: «Ogni giorno – spiegano – ci interfacciamo con le Amministrazioni nella speranza di avere delle risposte, ma non sempre è facile comunicare e avere il dialogo auspicato. Le stesse Amministrazioni ci hanno dato fine mese come una data possibile per farci avere delle risposte».

mappa antistadio varese
La mappa dove si vedono Antistadio, “Franco Ossola” ed Enerxenia Arena – da Google

IPOTESI ANTISTADIO

Come anticipato ieri da VareseNews, una possibilità individuata dal Comune è quella di posizionare un impianto provvisorio all’antistadio di Masnago, un’area grande (c’è un campo da calcio “quasi” a 11), facilmente raggiungibile e dotata di parcheggi nelle vicinanze vista la presenza di stadio e palasport.
Questa mattina il sindaco, Davide Galimberti, ha svolto un sopralluogo insieme ai tecnici di AEVV Impianti, l’azienda (partecipata da Acsm-Agam, quindi nella galassia in cui è confluita anche la vecchia Aspem) che si è aggiudicata il bando per la ristrutturazione profonda del PalAlbani.
Se la zona, tutto sommato, ha una sua logica, bisognerà ora capire due cose per quanto riguarda la fattibilità della pista: anzitutto i costi e poi il “contorno”, ovvero l’eventualità di posizionare almeno una tribuna per assistere alle partite. Non sarà facile, anche se per alcuni mesi questo potrebbe essere un problema relativo, nel senso che le norme anti-Covid potrebbero costringere le squadre a giocare a porte chiuse, o quasi. Ovvio però che, se la decisione fosse quella di ammettere il pubblico, Varese avrebbe bisogno di farsi trovare pronta, almeno con una capienza minima. Questioni che terranno banco da qui in avanti, sempre che poi si decida davvero di intervenire all’antistadio.

La pista provvisoria per gli sport del ghiaccio potrebbe sorgere all’antistadio di Masnago

PRIMA SQUADRE E GIOVANILI

Nel comunicato diramato dai Mastini, la società conferma comunque l’impegno preso nei confronti dei tifosi e della città, quello di costruire una formazione competitiva in grado di lottare per le prime posizioni del campionato. Varese è in fase avanzata per quanto riguarda la scelta del nuovo allenatore (dopo l’addio di Da Rin) e nei prossimi giorni dovrebbe comunicare le prime mosse di mercato pur in un momento di stallo – comprensibile – per tutto il movimento.

 

Anche per quanto riguarda il vivaio i dirigenti sono al lavoro per trovare una figura da aggiungere ai sette allenatori in organico: l’addio di Mirko Bianchi ha lasciato scoperto il ruolo principale ma è evidente che sia necessario un sostituto. «Nel periodo del lockdown abbiamo cercato di coinvolgere tutti i bambini e ragazzi e come tutti ci siamo dovuti adeguare alle difficoltà organizzative. In un momento di grossa difficoltà abbiamo fatto tutto il possibile – spiegano i Mastini – e ci dispiace sia passato un messaggio di poca attenzione. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i genitori che sono stati comprensivi e ci hanno dato il loro sostegno durante il difficile periodo vissuto. I piccoli mastini sono e sempre saranno una priorità per la nostra società».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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