Andersson ha imparato la lezione. Ingus, dove sei?

Lo svedese, spaesato nel match di andata, è tra i biancorossi più solidi al Forum. Bene anche Morse, Douglas in crescita. Seconda "stecca" consecutiva per Jakovics

Supercoppa: Openjobmetis Varese - A. San Bernardo Cantù 84-77

MORSE 6,5 – Puntuale come un treno giapponese nell’arrivare in area, alzare la manona, prendere posizione e ricevere. Con la palla in mano, i lunghi dell’AX pensano di mangiarselo, e invece tira fuori un paio di giocate finta-e-perno che lasciano ben sperare a livello tecnico, specie con avversari più abbordabili. Nel suo caso, i numeri sono più avari del previsto. MVP per i lettori della #direttaVN

SCOLA 6 – Sufficiente sì, ma senza acuti: va in doppia cifra, lotta a rimbalzo, sfida anche in difesa gente più rapida e ficcante a costo di perdere il duello. Diverse spunte sul lato positivo, ma anche sei palle perse e cinque falli (un paio “omaggio” dei grigi) che non gli hanno permesso di svettare. Ah, un assist meraviglioso a liberare una penetrazione di Douglas, da far saltare tutti sulla sedia.

DE NICOLAO 5 – Regala alla platea e alla squadra un paio di assist da applausi, che però non possono bastare a salvare una serata complicata. Mette quantità in campo, ma quando c’è da tirare le somme il risultato è abbastanza arido. Però non sono queste le partite su cui è chiamato a incidere (certo, se ci riuscisse, saremmo tutti contenti).

JAKOVICS 5 (IL PEGGIORE) – Ancora male: le forzature sono le stesse dello scorso anno, ma in queste ultime due partite Jako non le ha mai trasformate in prodezze. 1 su 5 al tiro, valutazione negativa, due assist ma altrettante perse. Cavazzana ci prova per 13′, poi non lo ripropone più. Sembra indietro di condizione, ora però deve cambiare marcia.

RUZZIER 5,5 – Restiamo nel limbo con il voto a Ruz: dalle sue mani possono uscire passaggi gioiello così come palloni strampalati che nessuno riesce a interpretare. Quando limiterà le palle perse, salirà di livello e di pagella. Certo, in prima persona non colpisce mai (3 punti con una tripla): di questo passo diventerà battezzabile per le difese avversarie.

La Openjobmetis regge l’urto per mezz’ora, poi Milano allunga e vince

ANDERSSON 7 (IL MIGLIORE) – Fuscello nella partita di andata, tronco in quella di ritorno. Senza magari miracoli, però con tanta presenza quando viene sguinzagliato sul campo: 8 punti, 4 rimbalzi, 3 assist gli valgono la miglior valutazione dei biancorossi (+15). E quando commette una stupidaggine (palla strappatagli dalle mani), si fa perdonare subito facendosi trovare puntuale in attacco.

STRAUTINS 5,5 – Prova a raddrizzare una serata nata storta negli ultimi 5′: alla fine il tabellino è buono, ma la valutazione sulla partita resta negativa. Ha anche la sfortuna di trovarsi di fronte a Shields e soci in occasione di alcuni grandi canestri dell’avversario diretto: insomma come quei tizi che entrano nella foto storica dalla parte sbagliata. Segna a buoi scappati, bene che non si demoralizzi.

DE VICO 6,5 – Utile e pulito in attacco, sveglio in difesa, sempre molto attivo a rimbalzo (forse la sua migliore qualità): per l’impatto sulla partita fa meglio di Strautins e tallona da vicino il lettone nella corsa a ottenere la maglia di ala piccola titolare. Peccato per il look, per il quale è anche recidivo (scherziamo!).

FERRERO 6,5 – Esce dalle secche di un precampionato difficile con un secondo tempo che potremmo definire ferreriano: prende fiducia con una tripla, la consolida con un gioco da tre punti e a quel punto diventa utile anche in difesa (sfondamento subito, recupero e lancio per Douglas). Ora dovrà allungare l’autonomia, e ripetersi nelle prossime partite.

DOUGLAS 6,5 – Primo quarto abbacinante: potente e preciso, a spaventare i Messiniani che non trovano altra soluzione che ingaggiare una gara di tiro con Punter. Poi rallenta, incide meno, però senza mai sparire dalla partita. C’è per un contropiede, per un taglio, per un passaggio deciso. Certo, il secondo tempo è senza fuochi artificiali, ma ricordiamoci che ha le gambe molto più indietro dei compagni.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Settembre 2020
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