“Il futuro dei giovani è in gioco”, la risposta delle minoranze all’assessore Farinon
Progetto Democratico e Samarate Città Viva rispondono all'assessore Farinon e criticano il suo operato: "L'assessore è latitante"
Riceviamo e pubblichiamo la replica delle minoranze di Samarate, Progetto Democratico e Samarate Città Viva, all’assessore all’Istruzione Linda Farinon:
Leggiamo che l’assessore all’istruzione Linda Farinon non accetta che le minoranze dicano che il comune non
fa nulla per la scuola. Se l’assessore intende per comune i funzionari dell’ufficio istruzione e tecnico, ha ragione: loro, in effetti, hanno lavorato e continuano a farlo. Ad essere latitante è proprio l’assessore, con tutta la giunta, la cui linea politica è completamente assente.
Farinon: “Non accetto che le minoranze dicano che il comune non fa nulla per la scuola”
L’ultima Commissione (convocata dopo ben otto mesi dalla precedente) non è stata infatti politica, come ha testualmente affermato la stessa Farinon, la quale ha lasciato che fosse il funzionario a illustrare i problemi degli istituti scolastici e a rispondere a domande di insegnanti, di dirigenti e di commissari.
Del resto l’assessore non ha mai partecipato agli incontri promossi tra dirigenti scolastici e uffici comunali competenti atti a definire le linee guida per riorganizzare adeguatamente e in sicurezza gli spazi in funzione della riapertura del nuovo anno scolastico, e risolvere anche vecchi problemi come quello della palestra di via De Amicis dove continuano le infiltrazioni di acqua ad ogni temporale.
Le minoranze hanno dato la loro piena disponibilità a collaborare in questo momento di difficoltà. Che ne è stato delle proposte di percorsi alternativi che sono state portate avanti in merito alla viabilità? Come dovranno comportarsi le famiglie il 14 settembre, per evitare assembramenti all’ingresso e all’uscita degli alunni senza penalizzare gli spostamenti dei cittadini? Anche il “Piano Diritto allo studio” non è ancora stato preso in considerazione e non lo sarà probabilmente prima della fine di settembre. Giusta priorità far partire la scuola, ma dobbiamo riempirla di contenuti e qualità.
Ad oggi non si hanno neppure informazioni in merito all’educativa di sostegno che non si sa quando e con quali modalità sarà attivata, con il grave rischio che le esigenze degli alunni più fragili ancora una volta non avranno la doverosa attenzione.
Nonostante i ritardi già denunciati lo scorso anno, la storia si ripete. E la politica dov’era e dov’è? Crediamo che un assessore debba essere in prima linea a trattare tutti questi problemi: ci sono milleduecento ragazzi e le loro famiglie a cui deve rendere conto di eventuali disagi e ritardi.
Ci uniamo poi alla richiesta di reperire altri spazi adeguati per le votazioni del 20 e 21 settembre, per non penalizzare le scuole, su cui sappiamo che sindaco e giunta stanno lavorando con attenzione: potremmo finalmente uscire dalla idea che le scuole debbano sacrificarsi sia in questa occasione, sia per tutte le prossime elezioni.
Il futuro dei nostri giovani è in gioco: a loro dobbiamo serietà e dedizione.
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