Stefania Zanasca ci riprova con Lonate in Comune: “La Lega lascia i debiti. Ecco perchè sono caduti”

La candidata della lista di opposizione passa all'attacco sul bilancio: "Abbiamo scoperto un disavanzo di oltre 300 mila euro. Ai lonatesi dico di osare e cambiare. Non si devono più accontentare"

stefania zanasca  lonate in comune

Stefania Zanasca, candidata sindaco della lista Lonate in Comune, la incontriamo a casa sua mentre sta studiando il bilancio del comunale del 2019 e subito lancia sul piatto una notizia che è una bordata nei confronti della precedente amministrazione: «Questa è l’ultima scoperta che abbiamo fatto dopo aver chiesto un accesso agli atti. Scopriamo che il Comune di Lonate Ceppino ha accumulato 324 mila euro di disavanzo nel 2019 su bilancio di 6 milioni circa. Nel 2018 si era chiuso con circa 900 mila euro di avanzo, come è possibile? Ricordo che la precedente amministrazione, oltre ad essersi aumentata lo stipendio come primo atto, ha aumentato l’addizionale IRPEF dallo 0,2 allo 0,6. L’incasso annuale è passato da 140 mila a 600 mila euro annui. Ora abbiamo capito perché la sindaca Lazzati ha dato le dimissioni».

Per prima cosa le chiediamo perchè ha deciso di riprovarci dopo la sconfitta del 2018: «Ci riprovo perché la lista mi ha trasmesso la fiducia che serviva per riprovarci. In lista abbiamo anche una new entry che è Sonia. A Lonate non è cambiato nulla anzi la situazione è peggiorata e il paese si sta spegnendo tra servizi che mancano, industrie che chiudono, occasioni di ritrovo ridotte al minimo. C’è voglia di cambiamento ma sembra che ci sia paura di cambiare. Chiediamo ai Lonatesi di non accontentarsi di servizi ai limiti della sufficienza».

Zanasca vuole riportare al centro la discussione politica e punta a ricreare le commissioni che sono state eliminate negli anni scorsi: «Vogliamo creare commissioni aperte per lavorare su temi specifici. Le commissioni sono state eliminate dalla Lega perché considerate inutili, noi vogliamo riformarle e aprirle ad esperti. Giusto pensare ad un’amministrazione tra la gente ma bisogna guardare anche oltre la propria cerchia. A volte il rischio è di accontentare sempre gli stessi e poi ci sono zone come San Lucio che non hanno nemmeno una casetta dell’acqua o un parco decente dove far giocare i bambini».

Lonate Ceppino rischia di diventare un paese dormitorio, estrema periferia di tutto. Secondo la lista Lonate in Comune le iniziative che creano comunità sono poche e sempre uguali, soprattutto per la mancanza di strutture adatte: «Pensiamo ad un’area feste come luogo che rilanci la socialità a Lonate Ceppino. Vorremmo creare una pro loco che faccia da contenitore per le associazioni. Negli anni sono andate a morire una serie di iniziative come il comitato della sagra e i 4 rioni che organizzavano attività. Se non c’è socialità non c’è scambio di idee. Gli eventi del comune sono limitati ai gonfiabili».

Anche la parte socio-sanitaria ha bisogno di essere implementata, soprattutto dopo che l’emergenza Covid ha messo a nudo l’assenza di una rete sanitaria locale: «Vorremmo realizzare un ambulatorio infermieristico comunale. Andremo a visitare quello di Oggiona Santo Stefano. Sulla scia di quanto sta avvenendo con l’emergenza covid si rende necessario un presidio territoriale. Siamo in una zona lontana dagli ospedali e questo è un fattore che va tenuto in considerazione».

Il tema della scuola, invece, è uno dei terreni di scontro con l’amministrazione uscente: «Sono 10 anni che dicono che faranno la scuola. Nel frattempo i ragazzi torneranno a settembre nelle vecchie strutture. Anche noi vogliamo la nuova struttura ma puntiamo a far inserire una palestra perché l’attuale progetto non la prevede. Nel programma, poi,  abbiamo inserito anche la riconversione dei vecchi plessi scolastici a spazi per anziani e per giovani. Oltre l’oratorio qui non c’è niente».

Per quanto riguarda il tema della sicurezza, Lonate in Comune intende migliorare soprattutto quella viabilistica: «Abbiamo una viabilità pericolosa in alcuni punti come la via Saporiti che va verso il ponte di Cairate. Oltre i dossi proporremo una variante al pgt per una viabilità esterna. Ci sono incroci pericolosi, parcheggi selvaggi. Vanno creati spazi per i parcheggi soprattutto nel centro storico». Poi c’è da affrontare la carenza di agenti di Polizia locale: «Abbiamo solo 2 agenti di cui uno sta in ufficio. La convenzione con Tradate non ha portato miglioramenti e pensiamo di rivederla. Abbiamo il paese pieno di telecamere ma nessuno le guarda e non sappiamo quante funzionano».

La trasformazione del paese in un dormitorio ha influito anche sui servizi al cittadino che, secondo la candidata di Lonate in Comune, sono scarsi: «Le due banche hanno chiuso. Qui si preleva al bar, altrimenti l’unico sportello bancomat è quello delle Poste, servizio che a sua volta vanta un solo sportello. Vogliamo aprire un dialogo con Poste Italiane per implementare i servizi. Siamo comunque un paese di 5 mila abitanti».

Secondo Zanasca anche i servizi sociali hanno bisogno di un potenziamento: «Vorremmo avere più ore per l’assistente sociale che attualmente ne fa solo 18 a settimana. Vorremmo poi avviare servici come l’informagiovani e lo spazio donne».

Per quanto riguarda i trasporti «la stazione più vicina è quella di Tradate ma servirebbe un migliore servizio di trasporto su gomma. Ci sono città che non possiamo raggiungere direttamente come Gallarate».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Settembre 2020
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