Varese Archeofilm, arriva l’edizione “A prova di Covid”

Torna per la terza volta nella Città Giardino, dal 3 al 6 settembre, “Varese ArcheoFilm”, la rassegna internazionale dei film di archeologia, arte, ambiente, etnologia

Varese Archeofilm 2020

Torna nella Città Giardino, dal 3 al 6 settembre, “Varese ArcheoFilm”, la rassegna internazionale del film di archeologia, arte, ambiente, etnologia, organizzata dell’associazione Conoscere Varese in collaborazione col Comune di Varese, Museo Castiglioni e Firenze ArcheoFilm.

Il festival, giunto alla sua terza edizione, prenderà regolarmente il via nonostante i problemi legati all’emergenza sanitaria. «Grazie allo sforzo dell’amministrazione comunale e alla volontà del sindaco Galimberti, che hanno consentito il regolare svolgimento delle attività culturali che caratterizzano l’estate varesina, anche quest’anno sarà possibile assistere in tutta sicurezza alla proiezione di una selezione di documentari che rappresentano il meglio della produzione mondiale delle ultime stagioni» spiegano gli organizzatori.

I posti a disposizione per gli spettatori nella tensostruttura dei Giardini Estensi saranno come sempre gratuiti ma ridotti rispetto al consueto per i noti motivi sanitari. Considerata la grande affluenza di pubblico delle passate edizioni, l’organizzazione ha realizzato un sistema di prenotazione dei posti sul sito del Museo Castiglioni.

La procedura è semplicissima: è sufficiente compilare con pochissimi dati il format presente in home page e si riceverà in automatico una e-mail da mostrare all’entrata con la conferma che il posto è stato riservato. La prenotazione non è obbligatoria ma consigliata se si vuol essere sicuri di non perdere la possibilità di assistere allo spettacolo. Saranno comunque disponibili fino ad esaurimento alcuni posti per chi non abbia avuto la possibilità di effettuare la prenotazione.

Le norme anti Covid-19 hanno imposto anche di trovare un sistema alternativo alle schede cartacee per far esprimere al pubblico la propria preferenza ai filmati e assegnare il premio della giuria popolare. Quest’anno sarà possibile esprimere il voto per via telematica attraverso lo smartphone o collegandosi al sito del Museo Castiglioni: le modalità saranno spiegate nel corso delle serate.

La giuria tecnica, composta da Angelo Castiglioni, Matteo Inzaghi, Diego Pisati e Giulio Rossini, assegnerà invece il premio “Alfredo Castiglioni” dedicato alla memoria dell’etnologo e archeologo scomparso nel 2016.

Il rispetto delle regole di prevenzione e sicurezza per contrastare la diffusione del virus saranno assicurate dal personale messo a disposizione dal Comune di Varese, che consentirà lo svolgimento in tranquillità dei quattro giorni all’insegna del cinema documentaristico d’autore.

FORMULA CHE VINCE NON SI CAMBIA: IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Anche quest’anno la formula non cambierà: ogni serata vedrà la proiezione di due o più filmati provenienti da tutto il mondo, tradotti e doppiati in italiano, con la presenza di prestigiosi ospiti che commenteranno e approfondiranno le tematiche trattate.

Le serate verranno presentate da Marco Castiglioni, presidente dell’associazione Conoscere Varese, direttore del Museo Castiglioni e organizzatore del festival assieme a Dario Di Blasi, direttore artistico della rassegna.

Nel corso della serata di giovedì 3 verranno proiettati 3 documentari: “Mostri e miti” che affronta il tema dei draghi, i mostri più celebri di tutti i tempi, utilizzando metodi scientifici per rintracciare la verità che si nasconde dietro la nascita di questo mito universale. Elaborate animazioni riportano in vita i leggendari mostri. Seguirà “Indagini in profondità – il robot degli abissi”, che racconta come l’utilizzo di automi meccanici possano sostituire l’essere umano nelle ricerche archeologiche sottomarine a grandi profondità. Chiude la serata “La memoria di un filo”, un progetto di archeologia sperimentale che mostra la realizzazione di un tessuto di lino con tecniche preistoriche partendo dai semi della pianta. Ospite della serata Irene Affede Di Paola, sinologa dell’Università dell’Insubria.

Venerdì 4, sarà la volta di “Stonehenge bringing the dead” che racconta le straordinarie scoperte effettuate in uno dei siti preistorici più famosi al mondo dal team guidato dal celebre archeologo Mike Person che ha ritrovato i corpi di 63 individui sepolti sotto i monoliti. Seguirà “La prossima Pompei”. All’ombra del Vesuvio, un vulcano meno noto minaccia la zona dei Campi Flegrei. Gli scienziati studiando ciò che è avvenuto a Pompei quasi 2000 anni fa riusciranno a scoprire se questo territorio in continua evoluzione sta raggiungendo un nuovo punto di rottura? Ospite della serata Omar Larentis, antropologo fisico e paleopatologo presso l’Università dell’Insubria.

Varese Archeofilm 2020

Sabato 5 è la volta dei faraoni con “Egitto: i templi salvati”. Nel film, ricco di animazioni 3D e documenti storici, vengono illustrati gli ingegnosi piani che hanno consentito il salvataggio di oltre venti antichi santuari che sarebbero altrimenti scomparsi sotto l’acqua del Nilo in seguito alla costruzione della Diga di Assuan. Un grande apporto in questa impresa è stato dato anche dagli archeologi e dai tecnici italiani. Completa la serata “Ingegneria romana: Città II”. Il documentario descrive la capacità dei Romani di accettare e assimilare ogni tipo di conoscenza, indipendentemente dalla sua provenienza, per poi perfezionarla e applicarla alle prodigiose strutture progettate per edificare le straordinarie città dell’Impero. Interverrà Donatella Avanzo, egittologa e storica dell’arte.

Domenica 6, come di consueto, si terrà la premiazione dei documentari vincitori del “Premio città di Varese” conferito dalla giuria popolare e del “Premio Alfredo Castiglioni”, assegnato dalla giuria tecnica. Le proiezioni saranno dedicate alla retrospettiva sul lavoro di Angelo e Alfredo Castiglioni.

Adulis. Cronaca della missione archeologica 2012 – 2013”, aprirà la serata. Il filmato è il resoconto della missione nel sito archeologico di Adulis (Eritrea) nell’inverno 2012-2013. Oltre all’attività di scavo e alle scoperte effettuate, vengono evidenziate le difficoltà organizzative e logistiche in un ambiente dove la ricerca scientifica è difficile: l’approvvigionamento dell’acqua, del cibo, i problemi sanitari e l’allestimento del capo campo tendato. Ma anche l’amicizia e la proficua collaborazione di tutti i partecipanti ad un grande progetto culturale che unisce l’Eritrea e l’Italia, del quale nel 2021 si festeggeranno dieci anni di attività. Seguirà dopo la premiazione “Sulle tracce degli esploratori”. Nei secoli numerosi viaggiatori risalirono il Nilo alla ricerca delle sue sorgenti. I fratelli Castiglioni, basandosi sui loro diari, hanno compiuto una serie di esplorazioni negli anni tra il 1960 e il 1965 lungo l’Alto Nilo Bianco, nelle regioni di Equatoria nel Sud Sudan. Missioni che hanno permesso di realizzare questo documentario sulla vita delle popolazioni nilotiche (soprattutto dei pastori Mundari), constatando che i riti e i costumi di questi gruppi etnici erano rimasti pressoché immutati dall’epoca dei primi esploratori. Un sorprendente immobilismo che contrastava con lo sviluppo del nostro mondo occidentale che, proprio negli anni ’60 aveva iniziato, con lo sbarco dell’uomo sulla Luna, un’altra esplorazione: quella del cosmo. Interverranno Serena Massa, archeologa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttrice scientifica Missione a Adulis e Angelo Castiglioni, archeologo, antropologo, cineasta.

Varese ArcheoFilm gode del contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto ONLUS e della Camera di Commercio di Varese, del patrocinio dell’Università dell’Insubria, nonché della consulenza scientifica del Ce.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale) e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 02 Settembre 2020
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