Perde il lavoro e l’assicurazione non paga, ma vince la causa
Una storia alla “Davide contro Golia“ che ha visto un cittadino riuscire ad avere ragione in giudizio civile di primo grado

L’assicurazione che ti deve aiutare nel momento del bisogno e che invece ti “scarica“ e catapulta la tua vita in un incubo, solo perché vedovo, con figli da mantenere e quella casa che non c’è più.
Ma questa volta la storia è a lieto fine perché questo cittadino che per questioni di privacy e di contorno parentale (ha due figli minori) rimarrà anonimo, ha dato mandato al suo legale di difenderlo, riuscendo di fronte a un giudice a dimostrare le sue ragioni.
La vicenda ha inizio nel 2007 quando il signor K. restava disoccupato, unica fonte di reddito era lo moglie che purtroppo due anni dopo veniva meno.
Dopo aver stipulato una polizza “proteggi mutuo“ al costo di oltre diecimila euro, K. chiedeva alla banca la possibilità di agire sulla polizza per recuperare l’importo da versare attraverso la polizza stipulata. Dopo aver sollecitato più volte l’assicurazione e la banca, nulla è stato versato.
Anzi la banca ha proceduto all’esecuzione immobiliare sulla casa del vedovo vendendola e costringendo K. ad abbandonare la casa con i suoi figli allora minorenni.
Una situazione drammatica che ha lasciato l’uomo senza la possibilità di utilizzare una polizza che era stata stipulato apposta per garantire il pagamento del mutuo alla banca nel caso di morte di uno degli obbligati.
Dopo varie peripezie giuridiche nel 2017 il signor K. con l’ausilio dell’avvocato Furio Artoni decide di agire contro la banca chiedendo il risarcimento dei danni per non aver azionata la polizza e aver causato la vendita della casa di proprietà.
Anche al tentativo di mediazione la banca è stata assente ed infine dopo aver promosso causa nel 2017, la sentenza è stata emessa dalla dottoressa Flaminia D’angelo in data 16 ottobre 2020, la quale ha condannato la banca a risarcire al sig. K l’importo di oltre 190 mila euro ed anche tutte le spese legali.
«Si tratta sicuramente di una sentenza storica nella quale la Banca è stata condannata per inerzia o per disinteresse non ha voluto agire su una polizza stipulata appositamente per garantire il pagamento del mutuo, come ormai è prassi abituale», spiega l’avvocato Artoni.
«Spaventa la circostanza che nonostante l’esistenza della polizza per coprire le spese, l’istituto creditizio abbia preferito agire sulla casa, contravvenendo agli obblighi contrattuali che prevedevano l’escussione della polizza…Siamo in primo grado e non sappiamo se la banca procederà con appello. Di sicuro una storia a lieto fine dove il debole riesce a farsi valere contro un colosso», conclude il legale.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.