Il Cai: “Non dividere gli amanti della montagna”
Il Club alpino italiano prende posizione dopo l'ordinanza del Governatore della Valle D'Aosta che limita l'esercizio dello scialpinismo
Proprio nel momento in cui, causa il fermo degli impianti di sci, si apre la possibilità di promuovere attività alternative, ben distribuite nel territorio e tali da evitare assembramenti di sorta, non invasive e supportate solo dalla neve vera, quella che non richiede cannoni e drenaggi di immani quantità d’acqua, in Valle d’Aosta ci si confronta con l’ordinanza 552 dell’11 dicembre del Presidente della Regione.
Si tratta di un provvedimento che, pur di breve durata (ma potrebbe essere reiterato!) e ferma la generale possibilità di svolgere sport e attività motorie, va a penalizzare espressamente lo scialpinismo, che tra le forme di frequentazione della montagna invernale è certamente tra le più note ed identitarie, limitandone l’esercizio solo “con l’accompagnamento di guida alpina o maestro di sci”, così vietandolo anche ai valligiani di comprovata capacità ed esperienza, e sono i più, che di essere accompagnati non necessitano affatto.
«A nostro avviso – osserva il Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti – pur rispettandosi le intuibili motivazioni sottese a provvedimenti a tutela della salute pubblica, non si riesce assolutamente a cogliere qualsiasi ragionevolezza nel criterio discriminatorio adottato, peraltro di dubbia utilità per gli stessi professionisti che, notoriamente, non è nell’ambito territoriale che attingono la loro clientela».
«Del resto – prosegue Torti – lungi dal sentirsi favorite da questa scelta, non poche Guide alpine e non solo valdostane hanno espresso disagio e disappunto per questo provvedimento che desta un diffuso allarme per quanto potrebbe comportare in tema di libertà di accesso alla montagna».
Da qui «l’auspicio che questa scelta, che si confida venga contenuta nell’attuale previsione temporale, non venga reiterata negli stessi termini: se si teme che un eventuale incidente possa avere ripercussioni su una sanità sottoposta a stress, non è discriminando tra i potenziali frequentatori che si ottiene il risultato di escluderne l’eventualità».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità
Viacolvento su Pace fatta tra commercianti e Comune di Cavaria: "Il sindaco non ha responsabilità"
Felice su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
Felice su Abbandona rifiuti nei boschi della Linea Cadorna: multa da 4.500 euro ad un 60enne
Alfaman su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.