Tra via Selene e Nature Urbane il consiglio comunale di Varese approva il bilancio preventivo 2021

Si è conclusa con una lunga seconda seduta il consiglio comunale di fine anno a Varese, che ha visto l’approvazione del bilancio preventivo ma anche molto di più

Salone Estense

Si è conclusa con una lunga seconda seduta il consiglio comunale di fine anno a Varese: una seduta che ha visto l’approvazione del bilancio preventivo, ma anche molto di più.

VIA SELENE “SPARIGLIA” LA MAGGIORANZA

Ricomincia col botto la sessione di fine anno del consiglio comunale di Varese: più precisamente dall’emendamento nove al bilancio preventivo, proposto da Elena Baratelli, che chiede lo stralcio delle somme accantonate per via Selene.

La motivazione della rappresentante di Varese 2.0 è duplice: «la voce di spesa è passata da 900mila euro a due milioni, e ne sono stati fortemente anticipati i tempi. Tale aumento di costi non è giustificabile, per degli interventi che non sono prioritari e che potrebbero essere, in tempi più lunghi, meglio meditati»

Un emendamento alla fine bocciato a maggioranza, ma con una maggioranza molto diversa da quella usuale: senza infatti non solo il voto di Elena Baratelli, rappresentante di Varese 2.0 ma anche presentatrice del l’emendamento, ma anche senza il voto di Luca Paris, PD che ha votato a favore dell’emendamento «Non tanto per la cifra stanziata, quanto per avere più tempo, tale da permettere una progettazione ambientale più attenta e puntuale, vista la delicatezza dell’area dal punto di vista ecologico». Con loro, hanno votato a favore i rappresentanti della Lega: le cui motivazioni Marco Pinti sottolinea «Favorevoli non per l’opera in sè ma per la tempistica: non è una urgenza, e se prevista nel 2022 c’è più tempo per studiarla».

Il PD si è decisamente schierata contro la collega di maggioranza, invece: il capogruppo Luca Conti ha sottolineato, nel dichiarare il voto contrario, che «Il collega Luca Paris parla a titolo personale». Ma vanno segnalate anche due astensioni che hanno sottratto altrettanti voti validi alla maggioranza: a farlo sono stati infatti Luisa Oprandi e Paolo Cipolat, entrambi PD.

Insieme al PD ha votato contro, invece, la lista Orrigoni, cioè la lista che sosteneva il candidato sindaco che si è conteso il ballottaggio con Galimberti: e la motivazione è esplicitata dal consigliere Luca Boldetti «Dobbiamo dare una soluzione all’ingresso a Varese, e via Selene è una soluzione». Con lui però si sono dichiarati contrari anche Valerio Vigoni e Rinaldo Ballerio.

Il risultato è stato una bocciatura da parte di 18 consiglieri, contro 8 contrari e due astenuti

“NATURE URBANE NON S’HA DA FARE”

Un altro argomento protagonista degli emendamenti, principalmente di minoranza, è stato Nature Urbane: i cui fondi stanziati nel bilancio di previsione sono stati “sotto l’attacco” di diversi emendamenti e ordini del giorno. In particolare, un emendamento di Stefano Clerici proponeva di stornare le cifre previste per Nature Urbane in favore di opere a favore dello stadio e della piscina Comunale.

Un emendamento votato da tutta la minoranza, ma anche dalla consigliera Baratelli, perchè: «E’ meglio usare i soldi per questo che per via Selene».

TRA GLI EMENDAMENTI E GLI ORDINI DEL GIORNO LEGATI AL BILANCIO C’E’ PURE L’AUTONOMIA

Per chi, nella lunga seconda sessione del consiglio comunale dedicata all’approvazione del bilancio, ha avuto la debolezza di distrarsi, il lungo dibattito sul concetto di autonomia – e su quanto questo fosse di sinistra o di destra – è parso una digressione incomprensibile: eppure la parola, e il concetto che sta alla base- erano a pieno titolo argomento correlato al bilancio previsionale perchè un ordine del giorno firmato da diversi rappresentanti della maggioranza – PD, Varese 2.0, Progetto Concittadino, Italia Viva – impegna sindaco e giunta a “rielaborare nel DUP 2021 il riferimento al percorso per l’autonomia regionale e ad inserire il tema relativo all’autonomia differenziata, anche in rapporto con le comunità e amministrazioni locali”. Questione di parole, che rientrano però pienamente nel documento in votazione e che ha riempito una buona mezz’ora di discussione. Un dibattito ideologico-politico ancora una volta proiettato all’elettore futuro.

IL VOTO AL BILANCIO

Alla fine, ben oltre le 23.30 il documento del bilancio previsionale è stato votato, e approvato con 18 voti favorevoli, 11 contrari e nessun astenuto alle 23.50.

Le dichiarazioni di voto sono state divise tra i ringraziamenti per i 5 anni di “tenace lavoro” dell’assessore Cristina Buzzetti posti da Valerio Crugnola (Lista Galimberti) e l’ammirazione per “Avere dettato uno stile, e resa normale l’approvazione entro dicembre del bilancio” da parte di Enzo Laforgia (Progetto concittadino) e la “delusione per un bilancio senza visione, senz’anima e senza cuore” come definito da Stefano Clerici.

L’ultimo bilancio dei questa amministrazione, prima delle elezioni, è pronto a dare i suoi primi effetti.

UN ASSAGGIO DI MOZIONI IN CONCLUSIONE DI SEDUTA

La votazione del bilancio preventivo non era però l’ultimo punto all’ordine del giorno, ma solo il settimo: dopo era prevista una serie di mozioni (tre, più un ordine del giorno) che capitano però a chiusura della serata.

La prima delle tre mozioni è stata saltata, per l’ennesima volta, a piè pari: si trattava della mozione di Piero Galparoli sulla pedonalizzazione di via Robbioni, che ha accumulato un vero e proprio record di “non discussioni”, essendo stata rimandata nella maggior parte dei casi per l’assenza del consigliere.

E’ stata cosi messa in votazione la mozione di Luca Boldetti sull’istituzione del divieto di transito ai mezzi pesanti in via Piana di Luco ha visto l’amministrazione favorevole, a cui il consigliere ha chiesto una aggiunta alla segnaletica, per aiutare i camion a evitare quel percorso. Una mozione approvata in pochi minuti a larghissima maggioranza (22 favorevoli, 2 astenuti, nessuno contrario).

Approvata cosi velocemente la prima, un’altra mozione è andata in votazione con la stessa velocità: quella di Marco Pinti a sostegno del popolo armeno («Una mozione presentata in molte città d’Europa» ha ricordato il consigliere) è stata accolta con 15 voti favorevoli, 6 astenuti e nessun contrario.

Rimandata al prossimo consiglio, e all’anno nuovo, l’ordine del giorno di Giacomo Fisco a sostegno della legge contro l’omotransfobia: una scelta fatta dallo stesso proponente perchè ptesse essere discusso con più calma e un maggior numero di consiglieri presenti. La seduta si è cosi conclusa poco prima delle 00.30

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Dicembre 2020
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