Henkel, il sindaco di Lomazzo Rusconi chiede un incontro
Parla il sindaco Giovanni Rusconi, poco dopo la chiamata del direttore dello stabilimento Henkel

Crisi Henkel, il sindaco di Lomazzo Rusconi chiede un incontro ai vertici del gruppo tedesco.
Henkel di Lomazzo annuncia la chiusura entro giugno. A rischio 150 posti di lavoro
«È stata un doccia fredda per tutti, la decisione di chiudere lo stabilimento di Lomazzo è stata presa direttamente dalla casa madre di Dusseldorf e poi comunicata alla dirigenza dell’azienda cittadina, che nel pomeriggio di ieri ce l’ha riportata, senza chi vi sia stato purtroppo la possibilità di aprire alcun tavolo di confronto per valutare eventuali iniziative da mettere in atto per scongiurarne la chiusura. Qualora vi fossero problemi risolvibili sul piano locale, saremmo totalmente disponibili a venire incontro a tutte le esigenze dell’azienda, pur di arrivare a un ripensamento di questa grave decisione».
Parla il sindaco Giovanni Rusconi, poco dopo la chiamata del direttore dello stabilimento Henkel di via Como, Cosimo Fiorino.
La notizia della decisione della multinazionale tedesca ha molto colpito tutta la comunità. A rischio, tra dipendenti e indotto, ci sono infatti circa 150 lavoratori.
«Invieremo comunque nella prossime ore una lettera sia alla direzione locale che a quella di Dusseldorf per chiedere di poter avere un incontro e confrontarci sulla possibili scelte da mettere in atto per poter salvare una realtà produttiva che vi è presente dagli anni Trenta e che ha raggiunto livelli altissimi di professionalità, portando il marchio di Henkel in tutto il mondo e che ci dispiacerebbe moltissimo se venisse chiuso – prosegue il primo cittadino – certamente quella che ci apprestiamo a percorrere appare essere una strada in salita, ma ribadisco che intendiamo fare tutto il possibile per trovare una soluzione».
L’amministrazione nel frattempo ha concordato un incontro con i rappresentanti dei lavoratori, per sostenere quanto più possibile la posizione dei sindacati, a tutela dei lavoratori: «L’amministrazione, di concerto con le istituzioni sindacali, intende chiedere all’azienda tedesca di riconsiderare la decisione, per l’insostenibile impatto che avrebbe una simile chiusura attuata in tempi così repentini – chiosa Rusconi -. Vogliamo chiedere un tavolo di confronto con i dirigenti, per capire se sia possibile attuare delle misure per spingere l’azienda a un ripensamento».
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