Presidio in piazza a Varese per una buona sanità pubblica e per tutti

A un anno dall'inizio della pandemia, il Coordinamento Varesino per il Diritto alla salute ha manifestato per ricordare che la salute è un diritto

Generica 2020

Il medico di base, solitamente, usa far dire ai suoi pazienti il numero 33. Un modo per assicurarsi con lo stetoscopio che nelle aree respiratorie vada tutto bene. Lo slogan “Dica 32!” prende ispirazione da quella usanza per sottolineare quando sia importante la salute e ricordare, soprattutto, che è un diritto sancito dalla Costituzione.

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«La salute è un fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti», recitano a memoria e scrivono sui cartelli coloro che questa mattina (20 febbraio) sono scesi in piazza Monte Grappa, nel centro di Varese.

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Una trentina le persone hanno animato la piazza, in un sabato mattino di via vai per le vie del centro. La zona gialla per il Coordinamento Varesino per il Diritto alla Salute (diramazione territoriale del Coordinamento Lombardo al quale hanno aderito diverse associazioni del territorio e cittadini) è stata un’occasione per ribadire il diritto alla salute, ad un anno esatto dall’inizio della pandemia.

I manifestanti varesini hanno aderito ad una campagna nazionale che contemporaneamente si è svolta in altre città. Tra coloro che sono scesi in piazza anche medici di base, categoria indispensabile e il cui lavoro è stato fondamentale anche durante la pandemia.

«Oggi siamo qui perché la sanità pubblica è stata completamente “resettata”. Ci lamentiamo da anni di questa situazione, ma sembrava che lo facessimo per niente. La pandemia invece ha mostrato i lati deboli di una situazione che si trascina da tempo – spiega il dottor Filippo Bianchetti, oggi in piazza tra i manifestanti e continua -. La sanità privata può esistere, ma non come qualcosa di parassitario verso quella pubblica».

“La salute non è una merce, la sanità non è un’azienda”, lo slogan scritto sul manifesto sorretto dai giovani migranti dell’associazione Ubuntu di Varese e rivolto verso Corso Matteotti. In piazza anche l’associazione Un’altra Storia, Potere al popolo, Il Movimento 24 agosto, le bandiere del Pci e del Prc e diversi cittadini. «La sanità lombarda negli anni è state depredata sempre di più di servizi e fondi. Siamo in piazza per ricordare quando invece, una buona sanità sia importante per tutti noi», spiega Giuseppe Musolino, di Un’altra storia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2021
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