Arturo Bortoluzzi: “Nessuno ha chiamato per il vaccino nè me, fragile, nè mia madre novantenne”

Mentre la campagna vaccinale sembra prendere la strada giusta, arrivano però ancora drammatiche segnalazioni da chi avrebbe tutto il diritto di essere vaccinato ma non ha ancora idea di quale sarà la sua sorte.

Una di queste arriva da un personaggio ben noto alla società civile varesina per il suo impegno ambientalista, che non è mai venuto meno da decenni. Arturo Bortoluzzi, presidente degli Amici della Terra, è – oltre che un attivista per il territorio – un esempio di “fragile”: colpito dalla sclerosi multipla, da molti anni si muove in carrozzina e assistito. In una lettera aperta ha denunciato la sua situazione, e quella di sua madre novantenne e di chi si prende cura di lui, nei confronti della vaccinazione.

«Sembra incredibile ma è vero. Non riesco a capire le formule usate per stabilire quando e come può essere assunto il vaccino contro il Covid 19. La legge in modo chiaro dice che devono essere immunizzati gli anziani e i più deboli con moglie e badante. Ciò è quello che non capita!»

«Ho avuto la notizia di tante persone che hanno già fatto il vaccino. Io non ho avuto neanche una telefonata dagli organi sanitari malgrado sia malato di sclerosi multipla e invalido al 100%. Non mi è stata data  alcuna possibilità di uscire dalla situazione di angoscia e di paura di essere infettato che è attuale. Non solo, anche mia mamma di 92 anni, non ha ancora assunto il farmaco. Trovo inaudito che il problema non sia affrontato con giustizia e che vi sia un’applicazione della Costituzione italiana, fatta a proprio uso e consumo da chi sceglie chi contrattare e quando farlo».

Arturo Bortoluzzi
Varese, 27 marzo 2020

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