Truffa dello specchietto, a Vedano Olona due colpi in mezz’ora

Polizia locale e Coordinatore del controllo di vicinato raccomandano di non pagare mai e di allertare le forze dell'ordine. Quasi sempre basta una telefonata per far allontanare il truffatore

Generica 2020

La Polizia locale e il Coordinamento del controllo di vicinato di Vedano Olona segnalano il ritorno in  grande stile della “truffa dello specchietto“.

Due episodi, avvenuti questa mattina tra le 9 e le 9,30 uno nella zona del cimitero, l’altro nei pressi del passaggio a livello verso Venegono, sono stati segnalati alla Polizia locale, e c’è il fondato sospetto che la truffa c’entri anche in un altro episodio strano, avvenuto sabato.

Per le due truffe avvenute questa mattina (e purtroppo andate a buon fine) vedono coinvolta un’auto bianca. Anche per quello che è accaduto sabato c’è di mezzo la stessa macchina di colore bianco: una signora, mentre transitava con la sua auto, è stata inseguita da una vettura che voleva a tutti costi farla fermare. La signora, impaurita, si è allontanata, e la cosa è finita lì, anche se la donna ha poi segnalato quanto accaduto.

Il raggiro, come noto,  consiste nel far credere alla vittima di aver urtato un’altra vettura causando un danno contenuto ma che viene mostrato. I truffatori, scagliando piccole pietre o palline di gomma, simulano l’urto tra due veicoli e poi mostrano i danni (già preparati ad arte) allo specchietto o ad altre parti dell’auto.

Sentendo l’urto, la vittima crede effettivamente di aver toccato l’altro veicolo e, quindi, si ferma per vedere cosa è successo, ed è allora che scatta l’inganno. Il truffatore propone di accomodare alla buona la faccenda, senza mettere in mezzo assicurazioni o forze dell’ordine e, anche se sembra strano, in molti ci cascano e consegnano quanto richiesto in denaro contante.

«Purtroppo i truffatori sono molto abili – spiega Nadia Ghiringhelli, comandante della Polizia locale di Vedano Olona – e in tanti ci cascano. Quello che non ci stanchiamo di ripetere è di non pagare mai, nemmeno se l’incidente potrebbe essere plausibile. Deve scattare immediatamente un meccanismo di sospetto, quasi sempre legittimo, e allora l’unica cosa da fare è chiamare la Polizia locale, o i Carabinieri. Spesso basta anche manifestare la volontà di chiamare o fare finta di telefonare. Se è una truffa il malintenzionato quasi sempre desiste e con una scusa si allontana».

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Pubblicato il 01 Marzo 2021
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