Giacomo Poretti porta in scena gli anni da infermiere a Legnano: «Un lavoro bellissimo e straordinario»
Il componente del trio "Aldo, Giovanni e Giacomo" ha rielaborato la sua esperienza da infermiere in un monologo in scena al Teatro Oscar a Milano
Nella Giornata Internazionale dell’Infermiere Adnkronos ha intervistato Giacomo Poretti, componente del trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, per 11 anni (fino al 1985) infermiere all’Ospedale di Legnano.
Il celebre attore originario di Busto Garolfo ha rielaborato la sua esperienza da infermiere in un monologo per lo spettacolo “Chiedimi se sono di turno”, in scena al Teatro Oscar a Milano per lanciare la riapertura dopo la lunga chiusura per l’emergenza: «Quello dell’infermiere è un lavoro bellissimo e straordinario. Lo dico ai ragazzi che magari sono indecisi sul proprio futuro: fare l’infermiere è una scelta importante ma super gratificante, che ti mette in contatto con il senso della vita. E abbiamo visto anche durante la pandemia come il sacrifico di tanti infermieri ha salvato molte vite». Poretti ricorda gli anni in corsia in occasione della Giornata mondiale dell’infermiere, che si celebra il 12 maggio.
Sia lui che la moglie sono stati contagiati dal Covid nel marzo 2020 ed «è stata dura – racconta l’attore all’agenzia stampa – abbiamo avuto la febbre alta e molta paura che potessimo peggiorare. Poi ne siamo usciti, in quei giorni ho ripensato agli anni da infermiere e anche al lavoro che stavano facendo i colleghi in prima linea contro la pandemia. Sono stati eroici, conosco il loro attaccamento al lavoro e la complessità di molti momenti che si vivono. Nessuno si è tirato indietro».
Subito dopo il militare Giacomo Poretti si è iscritto alla scuola di infermieri e ha poi lavorato in quasi tutti i reparti, oncologia compresa: «Oggi il lavoro dell’infermiere è molto diverso da quello che ho vissuto io tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80. C’è una formazione sicuramente più professionale – spiega – ma rimane il tramite tra il malato e il medico. L’infermiere si occupa ‘fisicamente’ della malattia, il paziente è accudito in tutto: dalla pulizia, alla vestizione, al nutrimento. E poi c’è una parte “medica” legata alla somministrazione della terapia e agli esami da fare”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
axelzzz85 su Regione Lombardia: la mozione di sfiducia contro Picchi passa grazie ai franchi tiratori nel centrodestra
Fabio Castiglioni su La plastica non è più un rifiuto: all’Università dell’Insubria un processo la trasforma in amminoacidi
GrandeFratello su Viabilità di Biumo, il consigliere Luca Boldetti chiede un confronto in Commissione
elenera su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
Felice su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra
barbara zanchin su Fotografa l'aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.