Gli amici di Legnano ricordano Christian Martinelli morto sul lavoro a 49 anni
Christian Martinelli, l'operaio di 49 anni deceduto a causa di un incidente sul lavoro alla Bandera di Busto Arsizio, era nato e cresciuto a Legnano

È nato e cresciuto a Legnano Christian Martinelli, l’operaio di 49 anni deceduto mercoledì 5 maggio a causa di un incidente sul lavoro alla Bandera di Busto Arsizio: l’uomo stava lavorando ad un tornio meccanico quando si è ferito riportando un trauma da schiacciamento e a nulla sono valse le manovre di soccorso.
È morto l’operaio di 49 anni coinvolto nell’incidente sul lavoro a Busto Arsizio
La tragedia ha lasciato senza parole oltre ai colleghi anche numerosi amici e conoscenti che avevano frequentato Christian, che si è trasferito a Sesto Calende solo dopo essersi sposato, ai tempi in cui abitava in città. «Un dolore immenso – ha commentato Giuliana Franchi -. La vita è stata dura con lui. Abbiamo trascorso parecchi anni nello stesso campeggio a Varano Borghi… ho tanti ricordi. Non posso ancora credere alla tragedia che è accaduta. Ora restano solo la madre Margherita, la moglie Sara e le due figlie. Un dolore incolmabile».
Per la morte di Christian Martinelli la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha aperto un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti: il macchinario è stato posto sotto sequestro ed è stata disposta l’autopsia. Ci vorranno ancora alcuni giorni prima che il corpo venga restituto ai famigliari per i funerali. Oggi, intanto, l’intera azienda rimarrà chiusa per lutto: sia lo stabilimento sul Sempione che quello di via del Roccolo rimarranno fermi per 24 ore e per quest’ultimo si prevede una chiusura prolungata fino a venerdì.
Lo sgomento dei colleghi:”Christian era un operaio esperto”. La Bandera chiusa per lutto
Come ormai accade fin troppo spesso solo dopo una tragedia, la morte del 49enne ha riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro: « Si continua a morire di lavoro, e ci si accorge di questa emergenza solo quando diventa dramma – ribadiscono i sindacati -. Né la politica, né le istituzioni, spesso nemmeno le aziende sono attente alla sicurezza sul lavoro. Per questo continuiamo a subire una tragedia che nessun Paese civile può permettersi».
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