Al Kapannone di Angera arrivano i Beatles: mostra straordinaria sui Fab Four
Sabato 3 luglio l’inaugurazione della mostra in collaborazione con il Museo dei Beatles di Brescia. Un legame profondo quello tra la band e Kerbaker, che nel 2003 portò a Roma Paul McCartney
“Come together”. Con un semplice gioco di parole, che rimanda a una delle canzoni più famosi della popolar music, il Kapannone dei Libri di Angera presenta la nuova mostra “Let it Beatles”, dedicata naturalmente alla storica band di Liverpool e alla Beatlemania.
Al Kapannone in Via Verdi nato dalla generosità dello scrittore e bibliofilo Andrea Kerbaker sbarca infatti un vero e proprio mito della musica, in una mostra straordinaria organizzata in collaborazione con il Museo dei Beatles di Brescia, capitanato da Rolando Giambelli, curatore per l’occasione e tra i più massimi esperti (italiani e non) della band inglese.
A partire da sabato 3 luglio, giorno dell’inaugurazione della mostra, gli appassionati di musica e dei Beatles avranno così modo di entrare in una sorta di paradiso in terra, ma non quello che Dalì ha disegnato per Dante nella raccolta di litografia recentemente portate ad Angera sempre da Kerbaker per la mostra “Il Dante di Dalì”. Questa volta al Kapannone saranno invece presenti «tutti, ma proprio tutti, i libri che hanno parlato dei Fab Four, i vinili originali, le locandine, le tracce dell’irripetibile concerto di Milano del ‘65 e, in una sezione rigorosamente vietata ai minori, le litografie osé firmate da John Lennon».
Un’iniziativa che in realtà parte da lontano, raccontano gli organizzatori, così come il legame di Kerbaker con i Beatles e con Giambelli. Era il 2003 quando Kerbaker, in occasione di Progetto Italia, diretto sempre dallo scrittore milanese, portò Paul McCartney al Colosseo per il più grande concerto che l’artista abbia mai tenuto, davanti a 500 mila spettatori.
Qualche anno più tardi, nel 2012 – a 50 anni dall’uscita del brano Love me Do – Kerbaker ha poi scritto per Skira il volume Let it Beatles (da cui deriva il titolo per la mostra) insieme ad un altro beatlesiano d’eccezione, Alberto Tonti. Per promuovere il libro fu organizzata una performance musicale a tema alla Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano, il front man è proprio Giambelli. Tre anni dopo nel 2015, i due collaborano nuovamente per raccontare l’Italia degli anni ‘60 e della Beatlemania con un concerto alla Triennale di Milano.
I Beatles ad Angera Inaugurazione sabato 3 luglio ore 17, su prenotazione
Per far dunque rivivere quella decade che ha segnato e tuttora influenza la storia della musica leggera, in occasione dell’inaugurazione Giambelli si esibirà nuovamente sulle note dei Beatles alle ore 17 – è consigliata la prenotazione a mostre@lakasadeilibri.it o chiamando il numero 02.66989018.
Una mostra è ricca, densa di aneddoti e storia, della musica ma non solo che rimarrà aperta fino al 30 luglio, i pomeriggi dal lunedì al venerdì (15-19). «Non può che essere così quando si ha a che fare con Giambelli, che da quel fatidico concerto del ’65 al Velodromo Vigorelli di Milano è diventato uno dei principali esperti sul tema – spiegano al Kapannone, in una succulenta anteprima dell’evento – Una sezione della mostra parte proprio da qui, per raccontare la Milano dei Beatles, con le fotografie del concerto, il poster fatto per l’occasione e gli iconici scatti che ritraggono la band in città. Proprio una di quelle fotografie è stata poi scelta come copertina del 45 giri Long Tall Sally / She’s A Woman, anch’essa in mostra. C’è una piantina realizzata dal Touring Club che, per i 35 anni da quel concerto, ripercorre le tappe della band in città, dall’arrivo in Stazione Centrale alla conferenza stampa all’Hotel Duomo».
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