Al Sant’Anna, impiantata una protesi metallica nella trachea
L'intervento, resosi necessarie dalle precarie condizioni dei polmoni di un uomo di 66 anni, è perfettamente riuscita. Le parole del chirurgo toracico Di Natale
E’ stato eseguito nei giorni scorsi, all’ospedale Sant’Anna, dalla divisione della Chirurgia Toracica, un intervento di endoscopia bronchiale per l’impianto ad un uomo di 66 anni di una protesi metallica nella trachea e nei bronchi principali.
L’operazione ha così consentito di evitare il trasferimento all’ospedale di Brescia, dove ha sede una pneumologia interventistica di riferimento per il nord Italia. «Voglio ringraziare tutti i nostri professionisti che hanno reso possibile l’intervento all’interno del nostro ospedale – sottolinea Roberto Pusinelli, direttore del Dipartimento di Emergenza, Rianimazione e Anestesia di Asst Lariana – e in particolare il responsabile della Medicina d’Urgenza, Luca Mellace, e il chirurgo toracico Davide Di Natale».
L’intervento è stato eseguito su un uomo di 66 anni, arrivato in ambulanza al Pronto Soccorso in seguito ad una grave crisi respiratoria; l’uomo, intubato e ricoverato per due giorni in terapia intensiva, è risultato affetto da una polmonite, no Covid, e da una severa tracheo-broncomalacia, ossia dalla “chiusura” di bronchi e trachea e dalla conseguente impossibilità a riuscire ad espettorare correttamente le secrezioni.
Valutata l’opportunità e la possibilità di impiantare una protesi metallica nella trachea (in pratica uno stent dalla forma a Y che allarga la cavità, sia nella parte della trachea che nei rami destro e sinistro dei bronchi principali, ndr), l’uomo, sottoposto ad anestesia generale, è stato quindi operato.
Dopo un periodo di degenza trascorso nel reparto di Riabilitazione cardio-polmonare all’ospedale di Cantù, il paziente è stato dimesso ed è ora a casa, in buone condizioni.
«Si è trattato di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di più professionisti – osserva il dottor Di Natale, che ha eseguito l’impianto della protesi insieme alla collega Cecilia Sampietro, chirurgo toracico – Senza l’apporto e l’impegno di tutti non saremmo riusciti ad intervenire. Ringrazio anche il medico curante del paziente, Claudia Caprani, con il quale si è instaurata un’ottima collaborazione».
Il dottor Di Natale, 38 anni, comasco, è arrivato in Asst Lariana dall’ospedale di Circolo di Varese, un anno fa, in piena emergenza Covid e dopo un periodo trascorso al Pronto Soccorso del Sant’Anna è ora nella divisione di Chirurgia Toracica d’urgenza, diretta dal dottor Angelo Maria Calati. Dopo la laurea all’Università dell’Insubria in Medicina e Chirurgia, Di Natale si è specializzato all’Università degli Studi della Campania, Luigi Vanvitelli – Azienda Policlinico I di Napoli e alla stessa Università sta completando un dottorato di Ricerca in Medicina Traslazionale (il corso ha l’obiettivo di formare ricercatori capaci di sviluppare progetti di ricerca che colmino la distanza fra le attività di laboratorio e le scienze cliniche, facilitando il processo traslazionale in entrambe le direzioni).
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