I sinti di Gallarate tornano in strada
Lasciano l’ex area attrezzata, dove erano rientrati due settimane fa. “Rispettiamo l’ordinanza, ma siamo ancora qui”

Dopo undici giorni, le famiglie Sinti tornate nell’ex area di via Lazzaretto se ne vanno. Lasciano l’area comunale, spostandosi però di poche decine di metri: si accampano lungo la pubblica via, in via Lazzaretto, dove hanno vissuto anche nei mesi scorsi
“Dato che c’è un ordinanza facciamo vedere che la legge la rispettiamo” dice Pino Sacconi, riferendosi all’ordinanza emanata dal Comune lunedì scorso, che imponeva di sgomberare l’ex area attrezzata. “Torniamo fuori, a vivere senza fogne e senza acqua, mentre qui almeno avevamo i pozzetti”
Le manovre delle roulotte sono iniziate già sabato mattina, le tre famiglie coinvolte (meno di una ventina di persone) completeranno entro domenica: “Mettiamo quattro roulotte dove c’era il generatore e tre poco più avanti, dove eravamo prima” dice Sacconi, mostrando il primo caravan già spostato.
“Noi da Gallarate non ce ne andremo mai: i nostri figli son nati tutti qui a Gallarate, facciamo la differenziata, i nostri figli vanno a scuola qui a Gallarate” assicura Giuliano Casagrande, altro capofamiglia ‘irriducibile’.

“Illudere i cittadini che il sindaco ha risolto il problema Sinti è demagogia. Vanno in giro a dire che le spese le abbiamo pagate noi, ma non è vero: non abbiamo soldi, come potevano pagare? Hanno pagato i cittadini di Gallarate tutto questo, che ha voluto il sindaco”.
Ma che senso ha avuto allora tornare nell’ex area attrezzata per dieci giorni o poco più?
“Volevamo dimostrare che i sinti ci sono ancora, siamo a Gallarate. Che ci spaventa un fossato e due ostacoli di cemento, abbiamo dimostrato che possiamo rientrare quando vogliamo. Ma ora rispettiamo la legge” dice ancora Sacconi.
“E dico di più” aggiunge Casagrande. “Quando questo sindaco se ne andrà, la patata bollente rimarrà. Qui ci aveva messo la destra, Mucci, venivano a chiedere i nostri voti. C’era già una soluzione, il sindaco ha voluto creare un problema”
Ma non potreste cercare un’area privata? “Il Comune ci metterebbe lo stesso i bastoni tra le ruote, ce lo dicono anche i proprietari dei terreni, che hanno paura di casini”.
Intanto inizia un altro spostamento di roulotte. È la seconda, ce ne sono altre quattro da trasferire lungo la via. Si va avanti.

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