Busto dice addio a Laura, aveva raccontato il diritto alla bellezza delle donne malate
Si è spenta a 44 anni Laura Ceriotti, residente a Busto Arsizio: anni fa aveva chiesto maggiore attenzione per le donne malate e il loro diritto alla bellezza nonostante la malattia
Avevamo parlato di lei, due anni fa. Avevamo saputo che una giovane donna residente a Busto Arsizio era finita sulla copertina di “D” di Repubblica, e le avevamo chiesto di raccontarci di lei.
Ci aveva aperto le porte del suo cuore e della sua vita, parlando della malattia, della voglia di affrontarla, del diritto per una donna malata di sentirsi ancora bella.
‘La vita nonostante il tumore’, una bustocca sulla copertina di ‘D’ di Repubblica
Aveva due occhi profondi, Laura Ceriotti, e faceva la differenza per chiunque la circondasse, ma la malattia ha avuto la meglio e così, a 44 anni, due giorni fa si è spenta questa preziosa vita.
Tanto il dolore di chi l’ha conosciuta, ma non solo: il suo intervento sul settimanale aveva smosso gli animi di tanta gente, tante donne che si trovavano nella medesima situazione, fra chemio e ospedale, grazie alla testimonianza di Laura avevano trovato il coraggio di esprimere i loro sentimenti ed esternare i propri pensieri.
I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio, mercoledì 14 luglio, alle 15.30 presso la chiesa parrocchiale di Arconate. Al termine della funzione la salma proseguirà verso il tempio crematorio.
Per espressa volontà della famiglia si chiede di non portare fiori alla cara Laura, ma di ricordarla con eventuali offerte alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro Onlus (Iban: IT75D0306909606100000117256) e della Fondazione Insieme con Humanitas (Iban: IT85G0306909606100000143967).
Vi lasciamo con le parole che Laura ci aveca regalato, ricordandola con gratitudine per il suo coraggio e la sua forza d’animo:
«Nella nostra società, la malattia continua ad essere vista come un’onta negativa, di cui si ha timore a parlare; siamo stanchi di quegli sguardi imbarazzati che i malati si sentono addosso. Per questo ho pensato di rivolgermi a Valeria Palermi: per chiedere di puntare i riflettori sulle donne che affrontano un tumore. Anche noi abbiamo diritto alla bellezza, ma purtroppo le case di moda non pensano a offrire capi di abbigliamento adeguati: occorrerebbero linee di vestiti in fibre naturali con modelli regolabili, per quando le terapie ci portano via i chili. Anche la perdita dei capelli in un malato dovrebbe essere affrontata con maggiore preparazione dalla società, con corsi adeguati per i parrucchieri e la possibilità di acquistare turbanti e copricapi. Le case di moda dovrebbero pensare a tutte noi, perché abbiamo diritto a sentirci bene con noi stesse, siamo diversamente belle, nonostante il tumore».
Parole che resteranno, speciali come lo era lei.
Ciao Laura. Hai saputo fare la differenza per tante persone, Grazie.
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