“Non chiamatemi morbo”, il parkinson diventa una mostra parlante

Appuntamento a Varese, Cassano Magnago, Busto Arsizio e Rho. Scaricando l’app sarà possibile inquadrare il codice su ogni pannello per far partire i racconti di “Mr. o Mrs. Parkinson” interpretati da Lella Costa e Claudio Bisio

Generica 2020

Una mostra sul parkinson, un’occasione per avere una visione differente della malattia, sottolineare l’importanza della diagnosi precoce e informare i cittadini, raccontando come, anche dopo la diagnosi, le persone con Parkinson possano continuare relazioni e attività, mantenendo un elevato livello di qualità di vita.

Il progetto culturale è promosso dalla Confederazione Parkinson Italia, in collaborazione con le Associazioni Parkinson Insubria di Varese, di Cassano Magnago e di Groane, l’Associazione WoodinStock e lo studio legale A&A di Busto Arsizio fortemente attivo nell’ambito sociale e culturale.
La mostra “NonChiamatemiMorbo” sarà visitabile al pubblico nei week end dell’11 e 12 settembre a Varese presso le sale dell’associazione Varesevive, successivamente si sposterà a Villa Oliva a Cassano Magnago il 18, 19 e 20 settembre, a seguire presso Villa Tovaglieri a Busto Arsizio il 25 e 26 settembre e infine a Villa Burba a Rho dal 2 al 3 ottobre. Tutte le date sono ad ingresso gratuito, previa registrazione sul sito nonchiamatemimorbo. info/prenotazioni QUI.
Le mostre saranno visitabili dalle ore 10.00 alle ore 18.30 con esibizione della certificazione verde anti-Covid.

“L’attenzione all’uso e alla scelta delle parole è il primo passo di questo progetto” sottolinea Giangi Milesi, presidente Confederazione Parkinson Italia: “NonChiamatemiMorbo è infatti un invito rivolto a tutti a cambiare atteggiamento nei confronti della malattia, a partire dal suo stesso nome: il Parkinson non è contagioso, e allora escludiamo dal nostro vocabolario la parola ‘morbo’ che è solo ingannevole!”
Le stime ufficiali parlano di 230-270mila persone colpite dal Parkinson in Italia: questa incertezza nei numeri è dovuta alla poca conoscenza della malattia, che convive ancora con molti stereotipi e pregiudizi, generando lo stigma verso i malati e le loro famiglie. È inoltre complesso formulare una diagnosi poiché sono molteplici i sintomi, che si manifestano intorno ai 60 anni, ma sono in aumento i casi di giovani colpiti.

L’allestimento della mostra, curato gratuitamente dall’architetto Franco Achilli, prevede dei pannelli che raccontano storie di persone con il Parkinson, tra cui il giornalista Vincenzo Mollica e lo scienziato Edoardo Boncinelli, immortalate dall’obiettivo discreto di Giovanni Diffidenti.
Scaricando l’app gratuita realizzata per la mostra, sarà possibile inquadrare l’apposito codice su ogni pannello per far partire i racconti di “Mr. o Mrs. Parkinson” interpretati da Lella Costa e Claudio Bisio.
I due attori, con le loro inconfondibili voci, danno vita a una narrazione in cui è la malattia in prima persona che guida il visitatore alla scoperta della vita dei protagonisti degli scatti, dai momenti difficili alle personali strategie di resilienza che ognuno di loro ha saputo applicare nella propria quotidianità.

La mostra richiede l’utilizzo di telefono cellulare e auricolari.
TAPPE MOSTRA FOTOGRAFICA PARLANTE:

VARESE – c/o Associazione Varesevive – Via San Francesco 26
11 – 12 settembre dalle ore 10.00 alle 18.30
CASSANO MAGNAGO – c/o Villa Oliva – via Volta 16
18, 19 e 20 settembre dalle ore 10.00 alle ore 18.30
BUSTO ARSIZIO – c/o Villa Tovaglieri – Via Alessandro Volta 11
25 – 26 settembre dalle ore 10.00 alle ore 18.30
RHO – c/o Villa Burba Cornaggia Medici – Corso Europa 291
2 – 3 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 18.30

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2021
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