Processo Mensa dei Poveri: risarcimenti scarsi o nulli, rinviati i patteggiamenti
Il locale messo a disposizione da Caianiello risultava ipotecato e anche tutti gli altri patteggianti non avevano dato sufficienti rassicurazioni sui risarcimenti agli enti danneggiati. Decisione rinviata

Nuova udienza preliminare per il processo relativo alla maxi-inchiesta Mensa dei Poveri in corso al tribunale di Milano per definire le posizioni processuali delle decine di politici, imprenditori e professionisti accusati di essere parte di un sistema diffuso di corruzione, tangenti e spartizione di incarichi nelle società pubbliche.
Nuovo colpo di scena che riguarda il gruppo dei 25 che hanno chiesto il patteggiamento (tra i quali anche alcuni ex-esponenti di Forza Italia del Varesotto). Il Gup Natalia Imarisio ha accolto la richiesta del difensore di parte civile che rappresenta la società Accam di non ammettere le richieste di patteggiamento in quanto nessuno degli imputati ha risarcito il danno, quei pochi che lo hanno fatto o hanno offerto cifre al di sotto delle richieste o, addirittura, hanno risarcito l’ente sbagliato.
In particolare è emerso che Nino Caianiello avrebbe messo a disposizione un locale con alcune ipoteche (di cui una in favore del coimputato Bilardo) e una trascrizione patrimoniale. Praticamente non aveva più alcun diritto sul bene. Alla richiesta del difensore di Accam si sono accodati, poi, tutte le altre parti civili.
Sulla base di questo il giudice ha rinviato l’ammissibilità alla prossima udienza del 7 ottobre. Rinviate anche le richieste di messa alla prova (sempre per la questione dei risarcimenti) al 21 ottobre. Assoluzione, invece, per l’architetto Quartesan che era accusato di abuso d’ufficio (reato che è stato nel frattempo depenalizzato).
I patteggiamenti degli imputati del Varesotto rinviati questa mattina riguardano l’ex-presidente di Accam Laura Bordonaro (2 anni), l’imprenditore gallaratese Tonetti (2 anni), l’ex-assessore all’Urbanistica di Gallarate Alessandro Petrone (2 anni), l’avvocato Stefano Besani (2 anni), Nino Caianiello (4 anni e 10 mesi), l’architetto Piermichele Miano (1 anno e 10 mesi), l’ex-manager di Prealpi Servizi Marcello Pedroni (2 anni).
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