A Duemilalibri la storia di Enzo Piccinini, chirurgo felice
Il giornalista Marco Bardazzi a Duemilalibri presenta il libro dedicato al chirurgo bolognese, scomparso a 48 anni di età: oggi per la Chiesa è "servo di Dio"

Con Duemilalibri le associazioni gallaratesi propongono incontri su diversi temi, sguardi diversi che riflettono le attenzioni delle diverse realtà: il Centro Culturale Tommaso Moro di Gallarate, nell’ambito della XXII edizione di Duemilalibri, offrirà alla città la presentazione del libro “Ho fatto tutto per essere felice” (editrice BUR), la storia di “un insolito chirurgo”, Enzo Piccinini.
L’appuntamento è per giovedì 28 ottobre 2021 alle 21, alle scuderie Martignoni (via Venegoni, 3) interverrà anche l’autore, il giornalista Marco Bardazzi.
Enzo Piccinini era un chirurgo dell’ospedale Sant’Orsola, scomparso tragicamente a 48 anni, nel maggio del 1999: al suo funerale settemila persone affollarono la basilica di San Petronio a Bologna e la piazza antistante. Ma chi era questo giovane medico, con moglie e quattro figli, che era stato in grado di lasciare così profondamente il segno in tante vite?
Chirurgo sui generis, Piccinini crede fermamente nella necessità di occuparsi dei pazienti in tutta la loro umanità: preoccupandosi dei loro affetti e aiutandoli anche di fronte al dolore e al timoreì della morte, come parte del proprio mandato. Oggi, la sua opera vive in una scuola di medici e ricercatori ispirati dal “metodo Enzo” e nelle persone che lo hanno conosciuto e ancora portano il segno di quell’incontro. Una vita straordinaria, che ha portato la Chiesa a proclamarlo “servo di Dio” e ad avviare un processo di canonizzazione.
“Ho fatto tutto per essere felice” è un racconto emozionante che insegna cosa significa vivere, come diceva Enzo, “mettendo il cuore in quello che si fa”.
Autore è Marco Bardazzi, giornalista per ANSA, prima a New York e poi a Washington, dove ha seguito tre campagne presidenziali, gli attentati del 2001, le guerre in Afghanistan e in Iraq. Nel 2009 è entrato a La Stampa, nel 2015 è passato invece alla comunicazione esterna di Eni. A gennaio 2021 ha fondato insieme a Salvatore Ippolito BEA – Be a Media Company, società che si occupa della narrazione strategica d’impresa.
Ingresso solo con Green pass e obbligo utilizzo mascherina
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