Samarate dà l’addio a Massimo Ceriani
Coordinatore della locale Anpi Samarate-Verghera, è stato anche appassionato ricercatore di storia locale: i suoi libri raccontano un po' della comunità samaratese

Samarate dà l’addio a Massimo Ceriani, militante di sinistra e della locale Anpi Samarate-Verghera, ma anche ricercatore di storia locale.
«Massimo Ceriani, il “nostro” Massimo, ci ha lasciati. Con profondo dolore la sezione ANPI Samarate e Verghera si stringe alla sua famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato». Con queste parole la sezione Anpi ha dato il triste annuncio della morte.
«Colto, brillante, spigoloso, complesso, forte nel suo impegno civile e nella militanza nella nostra associazione, lascia un vuoto, una mancanza tangibile, che ci affligge. Il suo lavoro instancabile nel raccogliere le memorie della resistenza, la ricerca caparbia della verità storica, la dedizione alle cause degli ultimi e l’attenzione sincera che dedicava alla salvaguardia dell’ambiente saranno per tutti noi un esempio da seguire e non saranno dimenticati».
Genero della staffetta partigiana Carla Locarno, scomparsa lo scorso anno, Ceriani aveva fatto della Resistenza oggetto di studio, dedicando un volume all’esperienza locale a Samarate (che vide una intensa attività cospirativa e militare e diede molti giovani anche alle brigate di montagna in Valgrande) e facendo conoscere la figura dei coniugi samaratesi Guglielmo Maccia e Amelia Fassero, riconosciuti “Giusti delle nazioni”.
La attenzione alla dimensione locale ritorna anche in altri volumi pubblicati, come la storia della Filarmonica di Verghera, la storia dell’Agusta di Cascina Costa o la raccolta “Che cosa rimane: racconti dopo il Sessantotto”, che nell’ormai 2001 provava a fissare e storicizzare le esperienze di una generazione. E ancora il libro “Contadini per scelta”, storie di un’utopia di economia e vita rispettosa dell’ambiente.
Il saluto del Quarto Stato di Cardano a Massimo Ceriani
Ciao Massimo. E grazie.
Massimo Ceriani ha partecipato e collaborato a tante iniziative di ANPI Cardano al Campo e della Casa del Popolo e circolo Quarto Stato, di cui era socio.
Le pastasciutte antifasciste, l’impegno nell’accoglienza dei migranti, gli eventi con l’Anpi, le mostre e i convegni sulla Rivoluzione Russa e sul “suo” Sessantotto. Ricordiamo con affetto la sua disponibilità, la sua capacità di ascolto, il suo acume intellettuale, la sua partecipazione mai banale o accondiscendente ad ogni discussione.
Un socio, un amico, un compagno che ci mancherà, umanamente e culturalmente.
“Buon viaggio hermano querido”
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