Una storia popolare per i versi di Giosué Romano
L'autore ha scelto la "sua" Malnate per la prima presentazione del suo romanzo "Esposito Angelina". Una storia d'amore nella Napoli degli anni della seconda guerra mondiale fino al Sessanta

“I personaggi venivano a tirarmi per la giacchetta, anzi per la canottiera visto che ero al mare. Non gli avevo dato la soddisfazione di ascoltarli, ma poi tornavano e ritornavano e così mi sono messo a lavorarci. Mi è venuto naturale scrivere in versi perché già da ragazzino facevo a gara con gli amici per chi faceva maggiori rime”.
Giosué Romano ha scelto la “sua” Malnate per la prima presentazione di “Esposito Angelina”. Una storia popolare. Con lui, sul palco, sua moglie Tina e suo figlio Francesco per leggere brani del romanzo, Gabriella Croci, il nostro direttore Marco Giovannelli e il duo Tritajaz. In sala insieme a tanti amici, ex colleghi anche la sindaca Irene Bellifemine.
“Non avevo mai scritto un romanzo in versi, ma mi è venuto naturale così come l’uso del dialetto perché è vita e nel periodo storico in cui è ambientata la storia tra gli anni Trenta e Sessanta, a Napoli quello si parlava”.
Ciro e Angelina sono i protagonisti di una relazione d’amore e della costruzione della loro famiglia. C’è qualcosa di autobiografico e Romano nel corso della presentazione lo ha raccontato bene. Quanto accade intorno alla giovane coppia non è solo uno sfondo sociale, ma parte integrante del romanzo. Il lavoro, l’impegno sociale e politico, la voglia di emancipazione attraverso la scuola, la formazione, sono elementi centrali.
Musica, immagini dell’epoca, letture si sono alternate alle domande e al racconto di Giosuè Romano che con la sua forte passione ha incantato il pubblico. I tanti anni di insegnamento e di teatro che ha vissuto l’autore del romanzo hanno reso la serata profonda e leggera al tempo stesso.
“La forza, la determinazione di Angelina appartengono a tante donne importanti nella mia vita. E poi le donne, diciamocelo con onestà, sono sempre avanti. Lo dico con sincerità, tanto mia moglie i piatti li farà comunque lavare sempre a me… Il libro mi ha permesso di raccontare tante storie che poco si conoscono. La sorpresa è stata la risposta di Guida editori che hanno subito accettato di pubblicare il libro. Io li conoscevo da sempre, ma per loro ero un perfetto sconosciuto e mi hanno dato fiducia”.
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