La dottoressa dell’hub vaccinale di Lurate Caccivio accusata di falsità materiale in atto pubblico
La donna rischia sei anni di carcere. Il medico di medicina generale, dell'area di Binago, Solbiate con Cagno e Beregazzo, era stata allontanata dalla sua postazione venerdì scorso
Dovrà rispondere dell’accusa di falsità materiale in atti pubblici commessa da pubblico ufficiale la dottoressa allontanata dall’hub vaccinale di Lurate Caccivio.
La procura di Como ha aperto un’indagine sulla base delle dichiarazioni del personale presente venerdì mattina nel centro.
Da quanto riporta la Provincia di Como, in capo alla dottoressa, medico di medicina generale della zona di Binago, Solbiate con Cagno e Beregazzo, pende l’accusa di aver simulato le somministrazioni di vaccino a un gruppo di 17 persone che lei stessa aveva chiesto di poter vaccinare perchè pazienti con cui aveva un rapporto fiduciario. Il caso contestato, però, sarebbe uno solo.
Venerdì scorso, le stesse persone convocate per il richiamo si sarebbero poi allontanate dal centro quando il responsabile della Cooperativa Medici Insubria, gestore dell’hub vaccinale, avrebbe allontanato il medico prendendone il posto come medico vaccinatore.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù. In base alla testimonianza dell’operatrice che ha sollevato il caso, la dottoressa aveva già effettuato cinque somministrazioni e stava effettuando la sesta ( proprio quella oggetto dell’inchiesta). La donna rischia sei anni di carcere.
Ats Insubria ha commentato che «seguirà le procedure previste, per quanto di sua competenza, nell’ambito dei vincoli contrattuali che regolano i rapporti con i professionisti». Anche l’Ordine dei Medici di Como si è detto pronto ad adottare le misure opportune nel caso saranno adottati provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Ettore S su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
GrandeFratello su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
brupaoli su Gli orari del Frecciarossa da Milano Malpensa a Venezia e Udine
brupaoli su Pista ciclabile di Viale Belforte a Varese: Fiab Varese plaude alla realizzazione
Felice su Valuta verso la Svizzera, la Finanza alza il muro nel Vco: fermati oltre 6 milioni nel 2025
frenand su Nato per bilanciare il lato scientifico dell'ateneo, il Centro di Storia Locale dell’Insubria celebra i 25 anni










Questa vicenda è di una gravità inaudita. Queste persone oltre che sbattute in carcere dovrebbero essere messe nella condizione di non poter più esercitare la professione di medico.
In più ogni sabato dobbiamo sorbirci le manifestazioni di questi scellerati in preda al loro delirio mentale.
speriamo che le prove siano inoppugnabili se anche l’oggetto dell’inchiesta e’ riferito a un solo caso. Arrivera’ il solito avvocato desideroso di pubblicita’ gratuita e in piu’ no vax e il tormentone continuera’. Quanto agli scellerati no vax , adesso che ne hanno identificati tanti, dovrebbero confrontare i nominativi con i redditi di emergenza e cittadinanza. Probabilmente ne troverebbero tanti. Chissa’ se qualche giudice ci avra’ pensato?