Sette anni fa la tragedia di Laveno Mombello. L’ex sindaco: “Non passa giorno che non pensi a questa famiglia”
Il 14 novembre del 2014 una frana travolse una casa e uccise nonno e nipote di 16 anni.
“Un triste ricordo di quel 14 novembre del 2014…” Con un post la Protezione Civile di Laveno Mombello riporta alla luce i fatti avvenuti sette anni fa: una casa travolta da una massa di terra e fango poco dopo la mezzanotte a Cerro di Laveno Mombello. Due le vittime: Adriana De Pena Moya di 16 anni e il nonno, Giorgio Levati, di 73 anni. (qui il nostro articolo: La montagna viene giù, casa travolta: due morti.).
Al momento della tragedia nella casa di via Reno al civico 13 erano presenti cinque persone: al piano terra abitava la coppia più giovane con la ragazzina. Al piano superiore c’erano i nonni. La frana ha aperto una breccia nei muri, facendo entrare terra e sassi che hanno devastato la facciata e portato all’esterno porte, finestre, mobilio ed effetti personali. Uno spettacolo terrificante si è presentato ai soccorritori. (le foto sono della Protezione Civile). La frana fu conseguenza di giorni di pioggia intensa e violentissima che fece anche esondare il lago.
I soccorritori hanno lavorato per quattro ore e mezza per estrarre dalle macerie i corpi delle due persone. La ragazza è stata ritrovata per prima sotto un macigno ed è stata trasportata dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio, dove è deceduta nella notte. Più difficili le operazioni per recuperare l’anziano, trovato senza vita sotto il fango. Entrambi sono stati schiacciati anche da uno dei muri della casa.
Anche Graziella Giacon che all’epoca era sindaco di Laveno, si è unita oggi al ricordo della Protezione Civile: “È difficile esprimere i sentimenti di vicinanza che una tragedia come quella di Lia e i suoi famigliari hanno subito, ma da quell’orribile giornata non è passato un giorno in cui il mio pensiero o preghiera è andato alla mamma o a Lia per sopportare questo grande dolore. Però anche nella tragedia ho toccato con mano quante belle persone ci sono, non mi stancherò mai di ringraziare la Protezione Civile, i Carabinieri, Vigili del fuoco e la Polizia locale che con molta umanità e dedizione sono stati vicini alla famiglia. Un abbraccio affettuoso a tutta la famiglia”.
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