Francesca Brianza chiede il presidio della polfer alla stazione di Tradate
La vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, venegonese, si rivolge al Prefetto. Il sindaco di Tradate ringrazia

«Sul tema della sicurezza nelle stazioni e sui convogli della linea ferroviaria Varese-Tradate-Saronno-Milano, ho ritenuto importante scrivere una lettera al Prefetto di Varese, dottor Dario Caputo per manifestare la forte preoccupazione dopo i terribili fatti di violenza sessuale avvenuti lo scorso 3 dicembre» ha annunciato Francesca Brianza, venegonese, Vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia.
Nel testo della lettera viene evidenziato come il problema della sicurezza sia già stato sollevato in passato dagli amministratori locali e come si possa risolvere la situazione: «Oltre all’utilizzo della videosorveglianza, di certo utile ma non risolutiva, chiedo di valutare la richiesta di un presidio fisso di Polizia Ferroviaria nella stazione di Tradate» spiega nella lettera.
«Le telecamere – continua Brianza – possono essere un deterrente, ma la presenza fisica e continuativa di agenti di polizia sarebbe un intervento risolutivo per un territorio che da tempo richiede più sicurezza. Tocca allo Stato intervenire. I capitreno e i bigliettai non sono poliziotti e non rientra nei loro compiti mantenere l’ordine pubblico. Una stazione come quella di Tradate, città importante da cui passano quotidianamente molti treni, deve avere un presidio fisso a garanzia della sicurezza dei residenti e di tutti i viaggiatori, non solo di sesso femminile, che utilizzano quella linea ferroviaria».
Gli fa eco il Sindaco di Tradate, Giuseppe Bascialla: «Ringrazio di cuore Regione Lombardia che si sta interessando alla nostra situazione. Ci uniamo alla richiesta al Prefetto per ottenere un intervento energico: una postazione fissa di Polizia Ferroviaria e un controllo serrato, anche attraverso l’utilizzo di cani antidroga, per sradicare spaccio, delinquenza e fenomeni di vandalismo che gravitano attorno alla stazione. Polizia locale e Carabinieri fanno già molto -conclude- ma non possono da soli far fronte ad una situazione che necessita di un intervento specifico e risolutivo».
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In Italia ci sono 467 agenti ogni 100mila abitanti contro una media europea di 355. La vera domanda è dove si sono nascosti.
La polizia sulle strade non la vedi mai (e percorro ogni giorno decine di km).
I vigili urbani li vedi solo in orario di ingresso delle scuole.
Gli unici che vedi più spesso sono i Carabinieri.
E’ vero che in questo conteggio c’è anche la GdF in quanto l’Italia è l’unico paese che ha un corpo di polizia tributaria…ma anche il tasso di evasione più alto. Quindi nemmeno questo funziona proprio bene…