Giro di boa per Colombo a Cardano. Il Pd: “Altro che ‘chicca’ per i cardanesi”

Il termine "chicca" fu usato dal sindaco per l'area feste, poi ridotta a un mezzo deserto. I dem ne fanno il simbolo di un'amministrazione segnata da "un raro immobilismo" e da scarsa visione

Cardano al Campo generico

“Nessuna novità”, anzi “un raro immobilismo”. Il Pd di Cardano al Campo boccia l’amministrazione comunale, al “giro di boa” di metà mandato per la squadra di Maurizio Colombo, a due anni e mezzo dalle elezioni 2019 che segnarono il cambio di colore politico alla guida della cittadina.

Il Pd cardanese ha messo nero su bianco i capitoli della bocciatura, sei, in un volantino destinato alla distribuzione in questi giorni. «L’amministrazione a nostro parere si è scontrata con l’inesperienza di fronte alla macchina comunale, anche in presenza di buone intenzioni non si è finito ad ottenere risultati» dice Massimiliano Zocchi, segretario dem, affiancato dal consigliere comunale Vincenzo Proto, ex assessore e vicesindaco, e da Luigi Iametti.

Ed ecco dunque i punti messi nero su bianco. A cominciare dal “caso” dell’Area feste, un intervento che a fronte della promessa iniziale («ll sindaco promise: “Sarà una chicca per i Cardanesi”») si è trasformata in una distesa brulla, là dove c’era un boschetto amato e frequentato. Un capitolo che mostra «improvvisazione e spreco di denaro pubblico senza prospettive reali», con uno stanziamento 2021 di altri 20mila euro per ri-mettere mano.

Area feste Cardano bosco

Su rifiuti e cultura – due temi molto diversi – il volantino Pd marca la differenza tra la situazione attuale e quella del passato,  nel primo caso con «ritardi nei bandi e un calo nella raccolta differenziata», scesa di 12 punti percentuali. Mentre sullka cultura viene citato ad esempio il ritardo nella riapertura della biblioteca dopo il periodo più drammatico del Covid, indicato come spia di scarsa attenzione.

Sempre in tema servizi, non poteva non affacciarsi il tema della riorganizzazione-Covid dei servizi, in particolare con i tempi lunghi di alcun, come nell’anagrafe (anche se il problema in quest’ultimo settore, forse in misura minore, si presenta in molti altri Comuni).

Sui lavori pubblici Zocchi cita l’esempio di alcune questioni più di dettaglio, «Come i parcheggi in piazza Mazzini e via Carreggia realizzati con autobloccanti poi dipinti, con brutto effetto. Manca anche l’attenzione al particolare». Ma la vera critica è sulla prospettiva strategica: «All’immobilismo di altri in amministrazione fa da contraltare l’istrionico Rosiello. Che ha idee, a volte anche buon,e ma forse troppo grandi. L’esempio sono l’efficientamento del municipio o il recupero delle scuole Pascoli, che  entrano ed escono dal piano opere pubbliche».

Sempre sul fronte opere pubbliche, capitolo viabilità, non poteva mancare un riferimento all’intervento-simbolo del precedente mandato, la ciclabile di via Roma, su cui il centrodestra ha a lungo polemizzato: «Da strada delle promesse in campagna elettorale a mantenimento dell’esistente, a conferma della bontà dell’intervento precedente».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Dicembre 2021
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