24 comitati pendolari scrivono a Fontana: “Dica lei se il servizio di Trenord è accettabile”

In una lettera al governatore lombardo tutti i comitati lombardi e i rappresentanti dei viaggiatori chiedono un intervento politico sulla catena dei decisori dall'assessore fino ai vertici di Trenord

Attilio Fontana

Sono 24 i comitati pendolari della Lombardia che hanno firmato la lettera inviata al governatore lombardo Attilio Fontana, sottoscritta anche dai rappresentanti dei viaggiatori, per esprimere la loro posizione in merito al recente intervento (sempre tramite lettera, ndr) del capo della comunicazione di Trenord Paolo Garavaglia, in merito alle polemiche sui disservizi che si sono accumulati nelle settimane di gennaio, acuiti dalle non trascurabili assenze del personale a causa del covid. Di seguito chiedono nuovamente a Fontana di esprimersi sul livello del servizio offerto dalla società controllata dalla Regione tramite Fnm.

Egregio Presidente Fontana,

ci rivolgiamo di nuovo a Lei perché, dalla nostra lettera inviataLe in data 17 gennaio, abbiamo constatato nei media e sui social che l’iniziativa ha destato molta agitazione. Ci sono stati infatti diversi tentativi di risposta, espressi però da parte di chi non sia stato da noi direttamente interpellato, ma non da Lei che guida la nostra Regione e ha la responsabilità politica del suo governo.

L’ultimo atto di questa agitazione è una e-mail inviata massivamente da Trenord a tutti i suoi clienti, presenti e passati, in cui cerca di difendersi scaricando ogni responsabilità su fatti esterni o su altri Enti o Società, evitando di esprimere, come di consueto, una benché minima autocritica, necessaria premessa di ogni azione di miglioramento.

Non intendiamo in questo momento entrare nel merito dei singoli punti elencati dall’Azienda, sui quali peraltro non abbiamo alcuna difficoltà ad affrontare un serio confronto nelle opportune sedi istituzionali. È invece nostra intenzione chiedere a Lei nuovamente se il Governo Regionale ritenga accettabile l’attuale livello del Servizio Ferroviario e soprattutto quale futuro intenda dare al SFR, che ha visto dal 2018 un progressivo ridimensionamento, iniziato fin da prima e indipendentemente dalle contingenti vicende del Covid che hanno solo evidenziato la fragilità di un’Azienda che anche in tempi ordinari si trovava costantemente in affanno.

Si tratta, pertanto, di una risposta politica, non tecnica, che spetta al Titolare del Servizio e non al Fornitore e su questo attendiamo fiduciosi riscontro e indicazioni da Lei, Presidente della nostra Regione.

Rimanendo dunque in attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.

I Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL
I Rappresentanti dei Comitati Pendolari

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2022
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