L’archeologia racconta il territorio di Varese: secondo incontro dedicato all’Isolino Virginia
Protagonisti dell’incontro del 10 febbraio saranno Barbara Cermesoni e Mauro Rottoli con “Uomini e piante dal passato”

La vera scoperta è oltre la superficie: all’Isolino Virginia questa affermazione è quanto mai vera, considerato che la maggior parte del patrimonio archeologico è sommersa, nascosta dalle acque e dal fondale del lago.
Archeologistics ha coinvolto i professionisti che stanno conducendo le ricerche all’Isolino per un incontro on line – giovedì 10 febbraio, ore 20.45 – che farà luce proprio sui dati più recenti e punterà l’attenzione in particolare sulla ricostruzione dell’ambiente antico, in cui l’uomo viveva e da cui traeva le risorse necessarie alla propria alimentazione e anche le risorse lignee per l’edificazione delle abitazioni.
Barbara Cermesoni e Mauro Rottoli guideranno alla scoperta dei segreti più profondi che l’unica isola del lago di Varese continua gelosamente a custodire. Cermesoni, già conservatrice del civico museo di Erba, è oggi conservatrice archeologa presso il Museo Civico di Villa Mirabello a Varese.
Rottoli invece è professore a contratto presso l’Università di Trento (insegnamento di Botanica Generale per la Facoltà di Beni Culturali) e ha condotto studi su materiali archeobotanici e tessili da siti italiani ed esteri (Libia, Siria, Israele e Sudan. È inoltre autore o co-autore di oltre 250 pubblicazioni.
Il tema dei cambiamenti ambientali e della conseguente diversa disponibilità di risorse a disposizione dell’uomo è anche al centro del percorso della mostra “La civiltà delle palafitte” in corso a Villa Mirabello sino all’11 settembre 2022. Per chi volesse visitare la mostra con un percorso guidato la prossima occasione sarà il 19 febbraio 2022, alle ore 15.00 (prenotazioni a questo link ).
Quello di giovedì 10 febbraio è il secondo appuntamento del ciclo “Storie Archeologiche”, che prosegue poi il 17 febbraio con l’incontro “La bioarcheologia a Varese”. Azzio, comune della Valcuvia, è stato oggetto di studi dell’Università dell’Insubria: sono stati analizzati i reperti osteologici ritrovati per un confronto con altri casi quali San Biagio a Cittiglio e la chiesa di Sant’Agostino con necropoli a Caravate. Con un viaggio nella storia della provincia di Varese si andrà alla scoperta delle persone che nell’ultimo millennio hanno abitato il territorio. Le guide di questo viaggio saranno Marta Licata, Barbara Fusco, Chiara Tesi e Omar Larentis: sono il team di ricercatori del dipartimento di Biotecnologie e Scienze della vita dell’Università dell’Insubria e che si occupano dello studio di gran parte dei reperti scheletrici provenienti da contesto archeologico del territorio varesino.
Gli appuntamenti si svolgono sulla piattaforma Zoom alle 20.45.
Ogni incontro ha una durata di 60 minuti circa, costo 7 euro.
Per partecipare occorre iscriversi al link: bit.ly/storiearcheologiche
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