Cantello onora Pietro Luigi Caravati, “el arquitecto” in Argentina
Figlio del paese fino a poco tempo fa sconosciuto, emigrò in Argentina nell'Ottocento. A compimento di un lungo percorso di riscoperta, martedì il consiglio comunale voterà la cittadinanza onoraria

Cantello rende l’omaggio più alto all’architetto Pietro Luigi Caravati, emigrato in Argentina dove ha portato un pezzo d’Italia, nelle sue opere di gusto neoclassico: il consiglio comunale delibererà nella seduta di martedì 29 marzo 2022 il conferimento della cittadinanza onoraria.
Nato nel 1821 a Cantello e morto nel 1901, Caravati è emigrato in Argentina nel 1857 e lì ha realizzato importanti opere nella città di San Fernando del Valle de Catamarca, capoluogo della provincia di Catamarca nel Nord dell’Argentina. Come è successo forse per molti emigrati, la sua “seconda vita” in America è rimasta a lungo sconosciuta: solo l’avvento di Internet e soprattutto il grande lavoro della discendente Marcia Lobo, ha consentito di ricostruirne la figura e l’opera, poi narrata ai cantellesi anche da Elena Canesi nel giornale del comune.
La lenta riscoperta di Caravati è passata poi pochi mesi fa anche da un evento italo-argentino, con l’intervento a Cantello del console dell’Argentina.
A Catamarca – che oggi ha 150mila abitanti circa – “el arquitecto Luis Caravati” ha disegnato, tra gli altri edifici, anche la Cattedrale (nella foto di apertura, wikimedia), la Casa del Governo (nella foto sopra, wikimedia), il Collegio nazionale, il Seminario, il Collegio de Ninãs CJA, il vecchio ospedale e il cimitero. Edifici che hanno impresso a Catamarca una decisa impronta neoclassica, che pure non è rara in Argentina, conservatasi nel tempo.
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