La povertà educativa e le reti di apprendimento: dal convegno l’impegno a dialogare di più
Bilancio dell'incontro che si è tenuto presso l’aula magna dell’Università dell’Insubria di via Ravasi e che ha viso la partecipazione di enti locali, università, enti di formazione, centri per l’impiego, soggetti del Terzo settore e organizzazioni datoriali e sindacali

Riportiamo il resoconto conclusivo del convegno “La povertà educativa nella provincia di Varese e le reti per l’apprendimento
permanente” redatto dagli organizzatori.
Giovedì 10 marzo si è tenuto presso l’aula magna dell’Università dell’Insubria di via Ravasi il convegno “La povertà educativa nella provincia di Varese e le reti per l’apprendimento permanente”.
L’evento è stato organizzato dall’Ufficio scolastico territoriale in collaborazione con i Dirigenti scolastici dei due CPIA provinciali.
Sono stati invitati tutti gli attori presenti sul territorio: enti locali, università, enti di formazione, centri per l’impiego, soggetti del Terzo settore e organizzazioni datoriali e sindacali.
Il focus dell’incontro si è incentrato sull’opportunità di costruire connessioni e nodi territoriali tra i diversi soggetti coinvolti per contrastare la povertà educativa in termini di dispersione scolastica e analfabetismo funzionale.
Molto prezioso è stato il primo intervento del Prefetto, appena giunto a Varese, che ha manifestato una personale sensibilità alla questione in oggetto e si è dichiarato pronto alla collaborazione per affrontare con modalità sinergiche le criticità educative.
A seguire gli interventi del Dirigente dell‘UST Dottor Giuseppe Carcano che ha ricordato la propria esperienza nell’istruzione degli adulti e l’Assessora ai servizi educativi Rosa Di Maggio in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
Il Dottor Franco Gallo dell’USR ha approfondito l’approccio metodologico didattico destinato all’utenza adulta (andragogia) affiancato dai Dirigenti dei CPIA che hanno presentato la “carta di identità” e la funzione di Rete territoriale di servizio dei Centri provinciali.
Si sono poi aperte due tavole rotonde sotto forma di intervista, la prima con tema “Apprendere dopo i 16 anni tra sogno e realtà: strumenti e azioni a disposizione del sistema”, la seconda riferita alle necessarie connessioni tra la formazione e il mondo del lavoro.
Significativo il contributo del rappresentante del Terzo Settore Andrea Maldera sul ruolo che l’educativa di strada assume nella lotta alla povertà educativa.
Positivo il riscontro dei lavori del seminario nelle conclusioni della Dirigente del CPIA 2 Finotti: tutti gli operatori si sono dichiarati disponibili ad attivare tavoli di confronto paralleli e dialoganti per creare valore aggiunto allo sviluppo e all’incremento delle competenze di cittadinanza sul nostro territorio.
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