In manette nei boschi di Busto Arsizio “Gennaro il napoletano”, il pusher pendolare
Mesi di investigazioni da parte degli agenti del commissariato hanno permesso di chiudere il cerchio su di un uomo di 46 anni accusato di gestire un fiorente traffico di eroina al dettaglio

Dover andare ad arrestare un senza fissa dimora accusato di spacciare nei boschi? Sul posto di lavoro: tra i boschi, appunto.
È quanto hanno fatto gli agenti del commissariato di polizia di Busto Arsizio che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Busto Arsizio ai danni di un uomo conosciuto come “Gennaro il napoletano”.
La vicenda ha inizio durante i mesi del lockdown dove tutto si è fermato tranne la voglia di cocaina e il bisogno di eroina e altre droghe a tutte le ore.
Spaccio cha ha permesso alle forze dell’ordine di mettere a segno diverse retate nelle zone calde dei traffici di droga al dettaglio, quelle che formano la ragnatela sotterranea dello spaccio nei boschi.In uno di questi blitz nel mese di maggio 2021 i poliziotti hanno fatto irruzione in un’area verde tra Busto Arsizio e Magnago dove un certo via vai faceva sospettare che vi si svolgesse l’illecito commercio.
Due uomini erano fuggiti di corsa tra la vegetazione, ma sul terreno erano rimasti i caratteristici segni di una postazione di spaccio: un bilancino e del cellophane utilizzato per confezionare le dosi da vendere ai tossicodipendenti.
Le indagini svolte dal commissariato con la Procura della Repubblica hanno poi portato all’identificazione di un italiano, noto nell’ambiente come “Gennaro il napoletano”, come colui che, in concorso con spacciatori nordafricani, consegnava le dosi di eroina, cocaina e hashish ai “clienti” in attesa sulla strada, ritirava il denaro e tornava nuovamente nel fitto del bosco ricongiungendosi ai complici.
Numerosi i riscontri acquisiti dagli investigatori, che hanno consentito ai poliziotti di ricostruire decine di cessioni di droga e alla Procura di richiedere l’emissione della misura cautelare nei confronti di “Gennaro”, pregiudicato di 46 anni residente in provincia di Pavia ma di fatto senza fissa dimora.
Ieri pomeriggio, nello stesso bosco, l’epilogo: gli agenti hanno fatto nuovamente irruzione tra la vegetazione riuscendo, anche con l’aiuto di una pattuglia della Polizia Locale di Castano Primo che in quel momento stava pattugliando la zona, a bloccare “Gennaro” e portarlo in carcere.
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