Sensibilizzare dentro e fuori: l’iniziativa del Daverio di Varese per l’Ucraina
Blu e giallo, i colori dell'Ucraina, si possono notare da giorni sulla cancellata della scuola, accompagnati da profonde citazioni
Se in questi giorni vi è capitato di passare in Via XXV Aprile a Varese, dal lato della pista ciclabile, avrete senz’altro notato che lungo il cancello di uno degli edifici che costeggiano la strada, sono state appese tante miniature della bandiera Ucraina: uno dei tanti gesti di solidarietà per il Paese che in queste settimane terribili, e per chissà ancora per quanto tempo, sta combattendo senza tregua per sopravvivere all’invasore russo che vuole annientarlo.
E’ l’idea nata dalle classi dell’ITET “F. Daverio – N. Casula – P.L. Nervi” di Varese, che hanno diffuso l’iniziativa di esporre fuori dal cancello dell’istituto delle bandierine dell’Ucraina, ognuna accompagnata da una particolare citazione, partendo dallo spunto di due docenti della scuola e considerato anche il fatto che alcuni degli studenti sono proprio di nazionalità ucraina. Naturalmente, la proposta è stata accolta da tutte le classi coinvolte, come momento di riflessione.
Il punto di partenza per questo progetto è stato l’articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
«Noi siamo figli di un lunghissimo periodo di pace – ha raccontato la dirigente scolastica Nicoletta Pizzato – E anche per questo, la guerra in Ucraina ci sta colpendo in maniera ancora più viva. Da qui è nata la nostra riflessione, che poi all’interno delle classi è stata sintetizzata con frasi proprie o citazioni. Hanno partecipato quasi tutti gli studenti dei vari corsi».
La dirigente prosegue: «Vedremo come evolve la situazione. Stiamo ragionando su come portare avanti altre iniziative, come ad esempio la raccolta di beni di prima necessità, per aiutare chi viene qui e anche per rispondere ai bisogni degli studenti. Loro vogliono sapere, capire. Coinvolgerli attivamente nella riflessione sulla guerra è un modo per farli crescere come cittadini – conclude – Questa iniziativa è la prima che mettiamo in campo ed è stata molto efficace, poiché la via dove abbiamo appeso le nostre frasi è molto frequentata tutto il giorno, tutti i giorni. In questo modo vogliamo sensibilizzare non solo interno dell’Istituto, ma anche l’esterno».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Cattivik su Per dieci giorni a Varese chiusa via Ca' Bassa, la strada tra via Peschiera e Cantello
GrandeFratello su Massimo Da Rin a 360 gradi: "Serve più cinismo sotto porta e con l'uomo in più. Lavoriamo su tanti aspetti per migliorare"
principe.rosso su L’estrema destra in piazza a Gallarate contro l’immigrazione: “Gallarate è nostra e ci appartiene”
Felice su Urbanistica e PGT, nuovo scontro tra Police e la Maggioranza sul nuovo supermercato a Cassano Magnago
Emilio Corrao su Balli e abbracci: il flash mob di Cocquio Trevisago per dire “no“ alla violenza di genere
principe.rosso su Gallarate "capitale" della remigrazione: il comitato di estrema destra annuncia un presidio in città














Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.