Si avvicinano le elezioni delle Rsu del Comune di Busto Arsizio, Adl: “Noi discriminati”

Dal 5 al 7 aprile verranno rinnovate le cariche a Palazzo Gilardoni ma i sindacalisti di Adl si sentono discriminati: "Ci impediscono di partecipare alla pari con le altre sigle"

sindacato adl fausto sartorato

I rappresentati sindacali di Adl, sigla sindacale presente da oltre 20 anni in Comune a Busto Arsizio, sono arrabbiati con l’amministrazione comunale perchè si sentono discriminati. In vista delle elezioni delle rsu dei dipendenti di Palazzo Gilardoni (5-7 aprile) è stata indetta un’assemblea nella quale i candidati si presentano, come accade per tutte le sigle sindacali alla quale chi vorrà partecipare dovrà prendere un permesso non retribuito in quanto la sigla Adl non ha firmato il contratto.

Fausto Sartorato, referente di Adl Varese Pubblico Impiego, ha annunciato in una conferenza stampa davanti al Comune che l’assemblea si farà lo stesso:  «Non vogliono farcela fare e vogliono impedirci di parlare coi lavoratori ma la faremo lo stesso il 31 marzo. Le regole dicono che non possiamo ma siamo comunque un sindacato con 20 anni di storia nel Comune. Abbiamo oltre 60 iscritti e contiamo 5 rappresentanti sindacali»

Sartorato, insieme agli attuali rsu e ai candidati alle prossime elezioni, ha aggiunto: «Non vorrei che ci siano manovre strane da parte di qualcuno. Qui c’è farina del sacco di qualcuno che ha spinto in questa direzione anche perchè negli anni scorsi non ci eranon stati posti problemi. Volevano anche farci pagare la sala poi fortunatamente ci hanno ripensato».

Silvano Formica, rsu uscente, ribadisce: «Il nostro sindacato non ha gli stessi diritti di altri che in questo palazzo non hanno nemmeno rappresentanti. Questa non è democrazia». Carlo Rimoldi, candidato rsu per Adl, aggiunge: «L’Articolo 39 della Costituzione sancisce il diritto alle assemblee sindacali».

Di seguito la nota del sindacato sulle battaglie portate avanti negli anni

Dal 5 al 7 aprile prossimo ci sarà il rinnovo delle RSU, un momento importante dove le lavoratrici e i lavoratori possono decidere quali candidati votare per essere rappresentati di fronte all’amministrazione.

Da oltre vent’anni il nostro sindacato e i nostri delegati, si battono per i diritti di tutte/i cercando di garantire, per quanto possibile, un salario accessorio dignitoso suddiviso con equità, nonostante i vari tentativi dell’amministrazione di privilegiare i pochi soliti noti a scapito di tutti.

– Ci siamo battuti per la stabilizzazione delle lavoratrici e lavoratori precari (poi avvenuta) settori comunali, facendo pressione sull’amministrazione con manifestazioni pubbliche e con la presenza in Consiglio Comunale dei lavoratori precari, travestiti da “fantasmi”!
– Abbiamo cercato di introdurre regole eque per la distribuzione del fondo incentivante la produttività, avendo a che fare con contratti sempre più nebulosi e ricchi d’insidie firmati da CGIL, CISL, UIL e CSA.
– Ci siamo opposti all’introduzione della ex lettera F (art.70 quinques CCNL 21/5/2018) che grava sul fondo. Non per partito preso, ma perché non fa altro che mettere uno contro l’altro i lavoratori e porterà a una sensibile diminuzione del premio incentivante per tutti.
– Abbiamo promosso una causa per le mancate progressioni orizzontali per gli aventi diritto dell’anno 2019 dove ben 50 dipendenti sono stati esclusi con un colpo di spugna, dall’amministrazione.
– Abbiamo promosso una causa per l’indennità di turnazione delle educatrici, sostenendo le spese di giudizio e, restiamo dell’idea, che sia stata una battaglia giusta a tutela di un diritto! Siamo totalmente contrari al furto del TFR per i nuovi assunti con il famigerato silenziolassenso voluto da CGIL, CISL e UIL.
– Dall’anno 2008 abbiamo iniziato la “querelle” con l’amministrazione, e raggiunto un accordo con notevoli difficoltà nel 2010 (anche contro chi, in RSU, era contrario), per ottenere l’applicazione dell’art. 208 del CdS relativo alla previdenza complementare per la Polizia Locale, nonché successivamente, il buono pasto per il turno serale l’applicazione delle 35 ore per i turnisti.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Marzo 2022
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