Il super weekend dei bimbi della Valcuvia che hanno cantato per il Papa
Il pontefice ha invitato i coristi della Galassia dell’Antoniano a un’udienza privata: presente anche il Piccolo Coro Valcuvia, che si prepara settimanalmente nel Teatro di Cuvio

Gli sforzi per non perdersi di vista neppure durante la pandemia per continuare in un percorso legato al canto e alla musica, frutto di prove oggi tornate presenza e che si tengono nel teatro del paese.
Poi, un giorno, l’invito speciale: andare a cantare per il Papa. È stato un weekend indimenticabile per i 35 bambini e ragazzi che sono partiti dalla Valcuvia per andare a cantare davanti a Papa Francesco.
Il penultimo weekend di marzo, infatti, per festeggiare l’inizio del suo decimo anno di Pontificato, il Papa ha invitato i coristi della “Galassia dell’Antoniano“ a un’udienza privata, trasmessa in diretta televisiva. Oltre al coro dello Zecchino d’Oro (il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano di Bologna), era presente anche il Piccolo Coro Valcuvia, che si prepara settimanalmente nel Teatro di Cuvio.

«E’ stata un’esperienza meravigliosa: cantare in Sala Nervi (l’Aula Paolo VI) alla presenza di Sua Santità, assieme ad altri 1.300 bambini e ragazzi da tutta l’Italia ci ha fatto sentire parte di una grande armonia – spiega con emozione Margherita Gianola, direttrice dei coristi valcuviani –. Il Papa ci ha ricordato che le diversità che contraddistinguono ciascuno di noi sono utilissime per formare un’armonia di voci: quale sarebbe la noia se le voci fossero tutte uguali! Per trovare la Pace non dobbiamo appiattire le differenze, anzi! La Pace è l’armonia delle differenze. Sua Santità ha poi richiamato l’attenzione dei giovani coristi sull’importanza di ascoltare chi ha vissuto più a lungo di noi: “Andate a trovare i vostri nonni e chiedete loro di raccontarvi qualcosa della loro vita: scoprirete dei tesori nascosti nei loro cuori. Voi siete come dei germogli, state mettendo le prime foglioline, ma senza radici una pianta non cresce”. Papa Francesco alla fine dell’Udienza è sceso ed è venuto verso di noi: eravamo in prima fila, e i nostri coristi lo hanno potuto avvicinare, con immaginabile trepidazione»
Al pomeriggio la Santa Messa nella Basilica di S. Pietro, durante la quale Margherita Gianola – che oltre a dirigere il coro è anche un’affermata organista – ha suonato l’imponente organo della Basilica, alla presenza di più di mille fedeli.
«E’ un organo grandioso e potente, i cui suoni devono riempire le ampie navate della chiesa più grande e importante del mondo, e che la ditta Mascioni di Azzio ha in manutenzione da diversi anni. È un organo dotato di quattro tastiere, anzi cinque contando anche la pedaliera: è stato un vero piacere accompagnare con questo strumento il Piccolo Coro dell’Antoniano sotto l’impeccabile direzione di Sabrina Simoni».
Nella soleggiata piazza San Pietro, domenica mattina (20 marzo) i coristi della Galassia si sono quindi ritrovati per l’Angelus: una festa impreziosita anche dalla presenza della Banda Musicale della Polizia di Stato, che simpaticamente ha suonato alcune celebri canzoni dello Zecchino d’Oro, guidando un enorme coro di centinaia di piccoli coristi colmi di entusiasmo.
Durante la preghiera dell’Angelus, il Papa ha chiesto a tutti di non dimenticare di accogliere donne e bambini provenienti dai paesi di guerra, per abbracciare con affetto il popolo ucraino con l’impegno concreto e nella preghiera. Ha infine salutato i bambini dei cori, in un tripudio di voci e di colori.
Grande soddisfazione per l’Associazione Culturale Valcuvia di Azzio, cui il coro fa parte, che ha organizzato con passione ed enorme impegno l’articolata trasferta: assieme ai coristi sono partiti dalla Valcuvia oltre cento persone, che hanno condiviso questa esperienza unica con grande serietà e gioiosa partecipazione.
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