Fagnano Olona celebra l’ultimo sopravvissuto ai campi di concentramento con la cittadinanza onoraria
Nato nella frazione di Bergoro 99 anni fa, vive damolto tempo a Cittadella (Pd). Sindaco, giunta e alcuni giovani del paese sono andati a trovarlo per annunciargli la decisione
«Una volta ritornato a casa, avevo ancora quel pezzo di pane che una donna di ottanta anni mi diede, una povera tedesca alla quale questo gesto, questo pezzo di pane costò la vita… Io non lo mangiai mai, e sì che avevo fame, poiché mi sarebbe sembrato di mangiare un pezzo di cuore di quella poverina. Decisi di affidarlo a mia mamma affinché ne facesse ciò che meglio credeva ed ella lo portò in chiesa sull’altare come dono a Dio, come segno di gratitudine e riconoscenza».
Questo è solo uno dei numerosi e profondi racconti contenuti nella testimonianza di Enrico Vanzini (L’ultimo Sonderkommando), persona di vitalità straordinaria nata il 18 novembre di 99 anni fa a Fagnano Olona, nella frazione di Bergoro, ma che da moltissimo tempo risiede ormai a Cittadella (Pd) accanto ad uno dei due figli e seguito amorevolmente dal suo braccio destro, Gabriele. Enrico Vanzini è un uomo che ha sofferto i drammi degli anni bui della Seconda Guerra Mondiale e gli orrori del lager nazista di Dachau, in cui è rimasto per quasi un anno.
Nella giornata di sabato 2 aprile, una delegazione di cittadini fagnanesi composta dal primo cittadino Marco Baroffio, dal vicesindaco Simona Michelon, dall’assessore allo Sport e alle Politiche giovanili Jacopo Fantinati, dalla Presidente del Consiglio Comunale Daniela Caprioli e dall’assessore alla cultura Giuseppe Palomba – in rappresentanza dell’amministrazione comunale tutta – e da alcuni giovani fagnanesi ha visitato e incontrato Enrico per comunicargli la decisione, presa dal consiglio comunale del 28 marzo, di conferirgli il 25 aprile prossimo, durante le cerimonie per la Festa della Liberazione, l’alto riconoscimento della cittadinanza onoraria di Fagnano Olona in qualità di ultimo testimone vivente del campo di sterminio di Dachau, che con i suoi racconti ha onorato e continua a onorare l’urgenza della memoria, nonché di illustre esempio di civismo e democrazia.
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