Nella chiesa di Villa il disegno divino del borgo di Castiglione Olona

Padre Andrea Dall'Asta ha incantato il pubblico con una conferenza che ha svelato simbologie e dettagli della chiesa che oggi riapre al culto dopo i lavori alle facciate

castiglione olona

Pubblico numeroso e appassionato ieri sera nella Chiesa di Villa per la conferenza di padre Andrea Dall’Asta in occasione della riapertura al pubblico della chiesa dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato le facciate e le decorazioni esterne.

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Castiglione Olona, la presentazione dei restauri della chiesa di Villa 4 di 8

La conferenza, organizzata nell’ambito del programma di injziative per i 600 anni della Collegiata, è stata aperta dall’arciprete di Castiglione Olona don Ambrogio Cortesi che ha dato i benvenuto agli ospiti tracciando un parallelismo tra l’altare della chiesa castiglionese, con la statua in pietra policroma del Corpo di Cristo, e l’altare maggiore della chiesa di San Fedele a Milano, quasi identico ma caratterizzato dall’opera Sepolcro Glorioso di Ettore Frani , dove il corpo di Gesì è solo evocato dalla luce che si leva dal sepolcro vuoto.

L’architetto Matteo Scaltritti di Semarchitettura ha poi illustrato l’intervento di manutenzione straordinaria sulla parte esterna della chiesa, entrando nei dettagli dei problemi rilevati sull’edificio e delle soluzioni adottate, fino ad illustrare la scelta che ha guidato la sua squadra e la Soprintendenza nella scelta del nuovo colore della chiesa.

Ma è stato padre Andrea Dall’Asta, architetto e sacerdote gesuita, dal 2002 direttore della Galleria San Fedele di Milano, ad incantare il pubblico, svelando non solo i particolari architettonici della chiesa ma anche dando tutti gli elementi per una “lettura” profonda di questo edificio che si ispira alla Sacrestia vecchia della basilica di San Lorenzo a Firenze, uno dei capolavori di Filippo Brunelleschi.

Le linee tondeggianti dell’interno che si inseriscono su una pianta quadrata, simbolo del divino che incontra gli elementi terreni, la cupola decorata con un sole raggiante, il tendaggio a motivi floreali che affresca lo sfondo dell’abside, ogni elemento è stato illustrato e magistralmente raccontato, per svelare il senso simbolico di questa chiesa dedicata al Santissimo Corpo di Cristo «tanto antica quanto nuova, che rimanda alle origini dell’architettura cristiana».

Padre Dall’Asta ha poi spiegato come la chiesa di Villa si inserisce in un preciso disegno che guida “la città dell’utopia” voluta dal cardinale Branda: «Il cardinale quando pensa alla sua città ideale ha in mente la Gerusalemme celeste e la costruzione del borgo è piena di simbologie, a partire da questa chiesa così ricca di significato fino alla collocazione, al suo fianco, del Pio luogo dei Poveri di Cristo, l’ospedale dl tempo, il luogo dove si guarisce l’umanità dal dolore».

La serata si è conclusa con i ringraziamenti di Dario Poretti, direttore del Museo della Collegiata, che ha partecipato alla conferenza insieme al conservatore del Museo Laura Marazzi, al sindaco di Castiglione Olona Giancarlo Frigeri e alla Giunta.

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Pubblicato il 28 Aprile 2022
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