La Liuc “misura” il suo valore. Nel 2021 ha generato 123 milioni di euro

Presentato lo studio sull'impatto economico dell'ateneo realizzato dal team di ricerca del professor Massimiliano Serati

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«Se vuoi costruire una grande città, crea un’università e poi aspetta almeno 200 anni». Nell’incontro dedicato all’impatto economico della Liuc, il rettore Federico Visconti esordisce con un detto che circola nelle università americane. Di anni, per l’ateneo di Castellanza, ne sono passati solo trenta – che è già una bella età – ma qualche risposta su quanto valore abbia creato la Liuc e su come lo abbia creato, per tutti i portatori di interesse, dentro e fuori il territorio, si può iniziare a dare.

LA VISIONE

Il rettore della Liuc cita la fiaba di Pollicino e mette lì dei sassolini, dopo esserseli tolti dalla scarpa. Visconti parte da una domanda: che cosa deve fare un’università per assicurare percorsi di carriera di livello agli studenti? La prima cosa è «non mischiare la visione dell’ateneo con la gestione operativa», quindi avere ben chiara «la differenza tra investimenti e rimborsi spese». «Le università – continua Visconti – non devono essere gestite da manager-ragionieri, devono fare ricerca e sviluppo, migliorare la produttività, recuperare efficienza e cogliere le opportunità di crescita». Proprio come le imprese. Insomma, anche in questa occasione Visconti tiene fede alla sua visione  aziendalista.

La Liuc in questi trent’anni ha piantato molti semi. Tra quelli che sono cresciuti, ci sono i giovani che fanno parte del team di ricerca del Centro sullo sviluppo dei territori e dei settori coordinato dal professor Massimiliano Serati. Sono stati loro i veri protagonisti della giornata: Andrea Venegoni, Alessandra Centinaio, Fausto Pacicco e Niccolò Comerio sono gli autori dello studio sull’impatto economico dell’ateneo di Castellanza.

IL VALORE GENERATO

Dall’analisi condotta dal team di ricerca, relativa all’anno solare 2021 e basata su una metodologia predisposta da London Economics per l’Università di Oxford (opportunamente adattata al contesto italiano e alle specificità di una ancor giovane realtà universitaria), si evince che nel solo 2021 la Liuc ha generato un maggior valore economico per l’ecosistema pari a 123 milioni, peraltro tenendo conto che quel risultato è stato ottenuto nel pieno della pandemia.
La rilevanza dell’effetto volano sul sistema Paese è testimoniata da due elementi di rilievo. Liuc genera valore in ciascuno degli ambiti in cui declina la propria attività (didattica, ricerca, terza missione, struttura), secondo il modello di Ateneo multidimensionale tanto caro al sistema anglosassone. E tutto questo senza trascurare il target della produttività aziendale: nel periodo 2015-2021 la crescita di impatto economico è stata più che proporzionale rispetto all’aumento del numero degli iscritti. Stimare l’impatto economico dell’Ateneo significa considerare gli effetti di generazione di flussi monetari, di innesco di circuiti di consumo e di attivazione di sviluppo economico territoriale (attrattività del territorio, produttività d’impresa) e ha imposto valutazioni ad ampio spettro su: consumi di studenti, docenti, personale tecnico amministrativo, spese di fornitura, sviluppo del mercato immobiliare e del tessuto commerciale, ma anche l’incremento del valore delle retribuzioni dei laureati Liuc che lo studio restituisce con migliori prospettive di carriera e reddituali rispetto ai colleghi di altri atenei.

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IL VALORE GENERATO DALLE SINGOLE VOCI

Sui 123 milioni di euro di maggior valore economico generato, didattica, ricerca, struttura e terza missione “pesano”, rispettivamente, per 60,1 milioni di euro, 3,5 milioni di euro, 50,3 milioni e 9,1 milioni.
Del tutto originale la sezione dedicata alla terza missione, ossia a tutte le attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale, e public engagement volte a promuovere un progresso equilibrato, a vantaggio della collettività nel rispetto dei 17 obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale che sostanziano l’Agenda Onu 2030. L’impegno trasversale per la sostenibilità, si fonda su iniziative interne, orientate a fare dell’Ateneo una struttura “green”, responsabile e inclusiva; a queste si aggiunge un ricco carnet di progetti rivolti all’esterno tra i quali spiccano ExSUF, il Centro di Eccellenza sulla finanza sostenibile per le infrastrutture e le smart cities (partnership con Unece) e l’Osservatorio sulle Fragilità e lo Sviluppo umano. Perché il Pil non è più soltanto una questione economica.

CRESCONO GLI STUDENTI

Per quanto riguarda la didattica, emergono la costante crescita del bacino studentesco e il suo radicamento sul territorio lombardo, ma con una significativa presenza di studenti provenienti dal sud. L’efficacia dell’azione Liuc si traduce in un surplus retributivo a favore dei propri laureati rispetto agli Atenei competitor: il gap è di circa 200 euro per i Dottori Magistrali in Economia e Management e di circa 100 euro per i Dottori Magistrali in Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale.

RICERCA

Progetti di ricerca e assegni di ricerca, finanziati da fonti esterne o da risorse interne all’Università, a cui si aggiungono gli investimenti in borse di dottorato, vanno ad alimentare un’attività in forte crescita che contribuisce ad alimentare la visibilità e le prospettive di sviluppo dell’ateneo. Il maggior valore economico generato, pari a 3,5 milioni di euro, è principalmente (86,1%) legato al contributo in termini di maggior attrattività territoriale e maggior produttività del sistema delle imprese innescato dai risultati della ricerca.

STRUTTURA

Nel computo del maggior valore economico generato dalla presenza dell’azienda Liuc sul territorio, rientrano le spese di fornitura, lo sviluppo del mercato immobiliare e del tessuto commerciale locale, a tutto vantaggio di una maggiore attrattività d’impresa per un impatto economico complessivo di 50,3 milioni di euro.

TERZA MISSIONE

Sono le attività di formazione manageriale, ricerca applicata e formazione master espresse dalla Liuc Business School a generare il maggior valore economico nel capitolo terza missione (9,1 milioni di euro), sotto forma principalmente di miglioramento delle performance delle imprese, di diffusione di competenze e conoscenze specialistiche, di aumento della produttività del capitale umano.

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Pubblicato il 11 Maggio 2022
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