Ritorna a vivere lo storico circolo di Cuvio
L’iniziativa dell’amministrazione comunale per salvare questa secolare istituzione ha avuto successo. Ad occuparsi della gestione delle attività sarà la Pro Loco

Nuova vita per il circolo di Cuvio (nella foto, la struttura alla fine degli anni Sessanta), che tornerà a vivere per i cittadini del paese, e non solo.
La società ‘Circolo Famigliare Cultura e Progresso’ di Cuvio continuerà a vivere e il centenario edificio diverrà una sede multifunzionale che potrà essere luogo di iniziative culturali come convegni e mostre ma potrà anche essere noleggiato per banchetti e feste private. Ad occuparsi della gestione delle attività sarà la Pro Loco alla quale bisognerà rivolgersi per le modalità dell’uso. Sarà quindi durante l’estate che, come l’araba fenice, “la casa di tutti i cuviesi” risorgerà dalle proprie ceneri indossando un nuovo abito probabilmente più consono ai nuovi costumi e alle necessità delle nostre popolazioni.
Tra la fine del 1800 e l’inizio del ‘900, le misere condizioni in cui viveva la gente spinse le popolazioni a riunirsi in società di aiuto comune. Tra le varie forme di organizzazione che nacquero in quel periodo vi furono anche i Circoli: luoghi di ritrovo prettamente maschili e principalmente adibiti alla somministrazione del vino. Attività che in ogni paese divennero presto delle istituzioni storiche, sviluppandosi come vero centro sociale, politico e culturale. A Cuvio, il Circolo sorse nei primi anni del XX secolo, ma solo negli anni’ 20 trovò l’attuale sistemazione e denominazione: ‘Circolo Famigliare Cultura e Progresso’. Questa istituzione ha sempre dato al paese un notevole apporto sociale: al Circolo tutto si faceva e si disfaceva, si organizzavano banchetti, balli e feste varie, con le quali cominciavano amicizie e le compagnie si incontravano; altre attività per coloro che lo frequentavano erano il gioco delle carte e quello delle bocce ancora praticato grazie alla Bocciofila Cuviese. Era ‘la casa di tutti’, come era scritto negli statuti delle numerose società che lì avevano sede: dai bocciofili alla Filarmonica Cuviese, dal Gruppo Alpini e il Gruppo Cacciatori fino alla leggendaria Società Minerva; con il supporto della vigoria di questi sodalizi, tra il dopoguerra e gli anni ‘70, il Circolo visse un florido periodo dove la sua centralità divenne considerevole. Fecero seguito anni in cui i nostri paesi hanno visto cambiare abitudini e variare le proprie richieste di svago, così sono stati numerosi i circoli che hanno dovuto cessare attività o perlomeno cambiare modo di gestione; anche il Circolo di Cuvio ha subito questa crisi e per sopravvivere è stato concesso in affitto a privati, perdendo la prerogativa di fulcro della comunità. Nonostante i mutamenti societari, questi ultimi anni difficili hanno portato il Circolo ad un passo dal baratro del fallimento.
Ma la vitalità dei Cuviesi è sempre stata animata dalla memoria e anche stavolta non ha scordato ciò che aveva rappresentato per i propri padri la “casa di tutti”; e così grazie al coinvolgente intervento dell’amministrazione comunale con in prima fila il sindaco Enzo Benedusi e l’assessore Mauro Gerardo Ciccullo, le società di Cuvio si sono mobilitate per risolvere questa complicata situazione trovando un accordo per la gestione dello storico stabile di via XXV Aprile.
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