Cattaneo: “Il 2 luglio farò il bagno nel lago di Varese e non uscirò fosforescente”
Al convegno promosso dai Lions alla Schiranna l’assessore regionale all’ambiente esordisce con una battuta. La balneabilità primo passo per valorizzare il lago
Al convegno promosso dai Lions alla Schiranna l’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo lo dice subito all’inizio con una battuta: «Il 2 luglio farò il bagno e non uscirò fosforescente». Garanzia assoluta, dice, data dai dati raccolti: il lago di Varese torna davvero balneabile.
«Siamo alla vigilia di una giornata storica: il lago torna balneabile dopo 50 anni», dice l’assessore varesina Ivana Perusin. «La balneabilità è un inizio e uno stimolo per il completo risanamento del lago. E per una regolamentazione, per una fruizione responsabile di questo ecosistema».
Il monitoraggio, i dati, la sperimentazione
Ma quali sono le garanzie su acque pulite?
«Prima di tutto: non si deve confondere, acque limpide non sono sempre pulite, acque meno limpide non vogliono dire acque inquinate», premette Cattaneo.
«I prelievi dicono che c’è stato nessun caso di superamento sui livelli di batteri e cianobatteri», potenziali minacce alla salute. «Il lago di Varese è oggi uno dei laghi più controllati del mondo, con una boa che fa monitoraggio continuo. Ats Insubria ha già aumentano a Schiranna e a Bodio, arriverà a un monitoraggio giornaliero».
Il controllo costante fa parte dell’accordo quadro che ha portato i diversi soggetti a lavorare insieme: Ats, Comune, Regione, Alfa che si occupa del trattamento delle acque.
«Alcuni superamenti della soglia di attenzione ma mai quelli di allarme» continua Cattaneo . E allora se ci sono tutte le garanzie perché si parla di sperimentazione?
«Lo facciamo sperimentalmente perché vogliamo verificare che la frequentazione costante delle persone non cambi il contesto. La sperimentazione servirà anche a capire che frequentazione ci sarà a Bodio e Schiranna tra luglio e agosto».
Il primo passo per riscoprire il lago
L’assessore Perusin immagina «un turismo non di massa, culturale, alla scoperta delle radici che risalgono a migliaia di anni fa, usando mezzi elettrici sul lago», in modo da non intaccare un ambiente che rimane delicato.
E poi lo sport: il canottaggio (con tanto di candidatura ai mondiali 2022 e la sfida ai colossi Shanghai e Amsterdam per i mondiali 2025 ), «ma anche il cicloturismo che è stato riscoperto da molti nel lockdown».
In questo senso anche l’impegno di Luca Panzeri, delegato della Provincia al territorio, che ha ribadito l’intenzione dell’ente di riqualificare la ciclopedonale intorno al lago, ormai con una storia quasi ventennale
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