“La dichiarazione di Lugano” per la ricostruzione e le riforme in Ucraina

Il documento stilato a Lugano prevede che sia l’Ucraina a guidare il processo, ma anche che le riforme devono proseguire

Conferenza Ucraina a Lugano

Al termine della parte politica della Ukraine Recovery Conference (URC2022), martedì 5 luglio 2022 la Svizzera e l’Ucraina hanno presentato la «Dichiarazione di Lugano», elaborata con il sostegno dei partner internazionali.

«Ciò che abbiamo ottenuto ieri e oggi è stato condensato nella “Dichiarazione di Lugano”. Con il sostegno dei partner internazionali, la Svizzera e l’Ucraina hanno elaborato un documento che costituisce il quadro per il processo politico della ricostruzione», ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

La «Dichiarazione di Lugano» prevede che sia l’Ucraina a guidare il processo, ma anche che le riforme devono proseguire. Importanti idee condivise a tal proposito sono l’approccio «build back better» e la convinzione che la ricostruzione, da un lato, e le riforme, la lotta contro la corruzione, la trasparenza e la garanzia di una giustizia indipendente, dall’altro, non siano in concorrenza ma in sinergia. Con la presentazione della «Dichiarazione di Lugano» contenente i «principi di Lugano» da parte del presidente della Confederazione Cassis e del primo ministro ucraino Denys Schmyhal, a mezzogiorno si è conclusa la parte principale dell’URC2022.

I Paesi rappresentati a Lugano, l’UE e diverse organizzazioni internazionali hanno aderito alla dichiarazione. Nel pomeriggio era in programma un forum economico organizzato dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) insieme all’Ucraina.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2022
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