La truffa del falso poliziotto colpisce ancora, ma questa volta lo arrestano
La polizia ha arrestato una donna di 29 anni
Una donna di 29 anni residente in Polonia è stata arrestata il 14 settembre scorso a Lugano per aver preso parte alla truffa del falso poliziotto ai danni di una anziana ticinese. Il meccanismo di questo raggiro è sempre lo stesso: la persona presa di mira, di solito un anziano, riceve una chiamata telefonica in cui si fa riferimento a un incidente o alla commissione di un reato da parte di un parente e con questa scusa chiedono dei soldi, somme spesso ingenti, per poter aiutare la persona in difficoltà.
Naturalmente è tutto falso ma i riferimenti parentali sono corretti. Un poliziotto non chiederebbe mai soldi per telefono, ma le vittime del raggiro vengono prese sul lato emotivo e sullo scarso tempo a disposizione vista la gravità della situazione, spingendole a fare un prelevamento veloce. Le truffe arrivano anche a diverse decine di migliaia di franchi, soldi che passa a ritirare un complice non appena vengono prelevati. Le telefonate giungono in prevalenza su telefoni fissi e, laddove è presente un display sull’apparecchio, il numero chiamante appare come “sconosciuto“.
La donna arrestata è inoltre sospettata di essere l’autrice di alcune altre truffe consumate con modalità an analoghe nelle scorse settimane sul nostro territorio. L’ipotesi di reato nei suoi confronti è di ripetuta truffa aggravata consumata e tentata. L’inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Anna Fumagalli.
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